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Gaza senza luce e acqua: in 340mila intrappolati e sotto assedio

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Nei confronti di Gaza, Israele ha disposto un “assedio totale”: in 340 mila intrappolati con i confini chiusi e senza luce e acqua

Niente acqua, né carburante, né elettricità per la Striscia di Gaza finché gli ostaggi israeliani non saranno rilasciati: così oggi il ministro dell’Energia Israel Katz, in un messaggio diffuso sui social network. Nella regione palestinese, una delle più densamente popolate al mondo, vivono oltre due milioni di persone. Già più di 340mila, secondo le Nazioni Unite, quelle costrette a lasciare le proprie case in seguito ai bombardamenti dell’aviazione di Tel Aviv.

I valichi che collegano Gaza con Israele e con l’Egitto sono tutti chiusi e per questo i civili non possono lasciare la zona in cerca di riparo e sicurezza. Bloccata anche la consegna di beni essenziali, di carburante e di elettricità, con un rischio anche per gli ospedali, che potrebbero trovarsi presto nelle condizione di non poter operare e salvare persone ferite.

“Aiuti umanitari a Gaza?” ha scritto Katz nel suo messaggio: “Nessun interruttore elettrico sarà acceso, nessun idrante sarà aperto e nessun camion di carburante entrerà finché i rapiti israeliani non saranno tornati a casa“. Sia civili che militari sono stati catturati durante un’offensiva sferrata sabato dall’organizzazione palestinese Hamas nel sud di Israele. Secondo informazioni rilanciate da fonti di stampa, non confermate a livello ufficiale, le persone in ostaggio a Gaza sarebbero più di 150.

LA DENUNCIA ONU: “340MILA IN FUGA MA CONFINI CHIUSI”

Sono almeno 340 mila le persone costrette a lasciare le proprie case nella Striscia di Gaza in conseguenza dei bombardamenti avviati da Israele sabato: lo ha riferito oggi l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati in Palestina e Medio Oriente (Unrwa).
L’organizzazione ha sottolineato che in 92 scuole che gestisce nella regione sono stati accolti quasi 220mila civili. Secondo Unrwa, “senza accesso umanitario per garantire cibo e forniture essenziale si creerà una crisi idrica”.

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ASSEDIO TOTALE A GAZA

Nei confronti della Striscia l’esercito di Israele sta applicando una politica di “assedio totale“. Confermata nella giornata di ieri anche la chiusura di Rafah, l’unico valico che collega la Striscia con il Sinai e l’Egitto e non dunque con il territorio controllato da Tel Aviv.
L’avvio dei bombardamenti israeliani ha seguito un’offensiva armata sferrata sabato dall’organizzazione palestinese Hamas, che governa Gaza dal 2007.

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