L’Europa pronta a rinnovare per altri 10 anni l’autorizzazione all’utilizzo del glifosato, un erbicida particolarmente diffuso nei paesi Ue
Come noto l’Europa si starebbe apprestando a rinnovare per altri 10 anni l’autorizzazione all’utilizzo del glifosato, un erbicida particolarmente diffuso nei paesi Ue. Il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo in agricoltura all’interno dell’Ue fino al 2033 sta procedendo secondo l’iter previsto dalla normativa in materia che stabilisce le procedure per il rinnovo dell’approvazione delle sostanze attive a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009.
Il dibattito in ordine all’opportunità di procedere al rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo del glifosato ha avuto origine dalla pubblicazione, nel 2015, dell’analisi dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro riguardo al potenziale cancerogeno di tale principio attivo. Studi condotti negli Stati Uniti a margine delle cause avviate nei confronti di Bayer (e Monsanto) sugli effetti dannosi sulla salute derivanti dall’impiego del glifosato oltre che le recenti informazioni divulgate dagli organi di stampa denunciano il persistente stato di violazione delle norme relative al procedimento di approvazione delle sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari, orientate ad assicurare un elevato livello di protezione della salute umana, della sanità animale e della salubrità dell’ambiente.
Sussistono inoltre fondati dubbi sulla corretta valutazione dei fascicoli presentati dal richiedente nel corso della procedura di rinnovo dell’autorizzazione, come dimostrerebbero numerosi studi diretti a provare su base scientifica l’erronea analisi condotta da EFSA sulla base della altrettanto erronea classificazione da parte dell’ECHA della sostanza attiva glifosato come non cancerogena – scrive il Codacons nell’esposto – In particolare, risulterebbero omesse le pubblicazioni dirette a dimostrare gli effetti dannosi sul sistema nervoso del glifosato, compreso uno studio epidemiologico in grado di documentare l’aumentato rischio di disturbi dello spettro autistico nei bambini nati da donne esposte al glifosato durante la gravidanza o nel primo anno di vita. Neppure è stato allegato lo studio di Syngenta sugli effetti neurotossici provocati dall’impiego del glifosato nella dose considerata sicura dall’UE.
Per tali motivi il Codacons ha chiesto alle Procure di Roma e Milano di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare la rispondenza alla realtà dei fatti esposti e pertanto se possano evidenziarsi eventuali responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti a carico di coloro che dovessero risultare responsabili, anche in termini di possibili omissioni o illeciti ai sensi dell’art. 328 cod. pen., oltre che per l’integrazione dei reati di omesso controllo e vigilanza e di quelli contro la salute in violazione dell’art. 32 della Costituzione.
L’associazione presenterà inoltre a breve uno studio scientifico sui veri rischi del glifosato per la salute umana.