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Netanyahu dai militari: Israele si prepara all’invasione della Striscia di Gaza

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Il premier israeliano Netanyahu ha incontrato le truppe in una località del sud del Paese e sui social fa intendere un’imminente offensiva nella Striscia di Gaza: “Siamo tutti pronti”

Siamo pronti per la prossima fase“: lo ha detto il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, durante una visita alle truppe in una località del sud del Paese.
L’incontro con i militari è documentato da un video diffuso dall’ufficio del capo di governo. “Siamo tutti pronti” ha scritto Netanyahu sul social network X. Un possibile riferimento, il suo, a un’offensiva di terra nella Striscia di Gaza.

LE ACCUSE DI HAMAS

La telecamera inquadra una strada circondata da macerie, spostandosi poi su automobili bruciate, una dopo l’altra. Sui tettucci dei veicoli sono ancora legati materassi, con coperte arrotolate e borsoni, mentre brandelli di vestiti e altri oggetti di uso quotidiano fuoriusciti dalle valigie sono poco lontano sull’asfalto e si confondono con i corpi senza vita dei loro proprietari: il filmato è stato condiviso da fonti dell’agenzia Dire (www.dire.it) nella Striscia di Gaza.

Il video sarebbe stato girato lungo la Shari’a Salah al-Dinuna delle due strade della Striscia che stamani l’esercito israeliano ha indicato ai residenti come “vie sicure” per raggiungere il sud, insieme al viale Al-Bahr. Le strade compaiono anche in una mappa diffusa dal servizio di comunicazione in lingua araba dell’esercito. “Se tenete a voi stessi e ai vostri cari andate a sud come vi è stato detto” ha comunicato l’esercito di Tel Aviv. “Siate certi che i leader di Hamas si sono presi cura di loro stessi e si stanno riparando dagli attacchi nella regione”.

Nel video si vedono auto e furgoni ancora in fiamme. Poi donne, uomini e bambini con volti impolverati e riversi per terra, sul corpo quelli che appaiono le conseguenze di una deflagrazione. Sul retro di un camion scoperto, usato per trasportare probabilmente molti profughi, tra i cadaveri c’è anche quello di un bambino. Nel filmato si vedono sopravvissuti e soccorritori, che corrono nel tentativo di prestare aiuto; si sentono anche le sirene delle ambulanze, con il simbolo della Mezzaluna rossa palestinese.

HAMAS ATTACCA ISRAELE: 70 VITTIME

Hamas, l’organizzazione politico-militare che governa la Striscia dal 2007, ha accusato l’esercito di Israele. Il locale ministero della Salute riferisce infatti che “70 persone, tra cui soprattutto donne e bambini, sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano a un convoglio di veicoli in fuga da Gaza City“. I feriti sarebbero circa 200. Il servizio di comunicazione di Hamas fa sapere che le vetture sono rimaste coinvolte in tre punti lungo la Shari’a Salah Al-Din. Non è per ora possibile verificare le stime e le ricostruzioni fornite da Hamas.

ISRAELE: “UCCISO MURAD ABU MURAD”. ERA UNO DI CAPI DI HAMAS

L’esercito di Israele non ha replicato alle accuse. Ha invece fatto sapere che in un attacco aereo della notte scorsa è rimasto ucciso Murad Abu Murad, uno dei capi di Hamas, accusato di aver “svolto un ruolo significativo nei preparativi” dei blitz e dei raid condotti sabato scorso nel sud di Israele.
Allo scadere dell’ultimatum imposto da Israele per l’evacuazione di tutta la regione a nord del fiume Wadi Gaza, le autorità della Striscia hanno fatto sapere che il bilancio dei morti nella regione è salito a 2.215 vittime e 8.714 feriti.
In Israele, in conseguenza dell’offensiva armata e dei raid di Hamas di una settimana fa, sono state uccise oltre 1.300 persone.

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