Illinois, Joseph Czuba, un bambino palestinese, ucciso con ventisei coltellate. Ferita anche la madre, la polizia: “L’attentatore voleva vendicare l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso”
Si chiama Joseph Czuba e ha 71 anni l’attentatore statunitense che sabato mattina ha accoltellato a morte un bambino di sei anni a Plainfield, nello Stato dell’Illinois, perché musulmano e di origini palestinesi. A chiamare il 911 è stata la madre del bambino che, secondo la polizia è stata nuovamente attaccata dall’anziano padrone di casa una volta riagganciato il telefono. Il Chicago Sun-Times riporta che Wadea Al-Fayoume, questa l’identità del bambino, ha subito 26 coltellate ed è deceduto in ospedale. La mamma ne ha subite circa la metà e, seppur grave, non sarebbe in pericolo di vita. Ai giornalisti ha raccontato che Wadea aveva compiuto 6 anni due settimane fa.
Stando sempre alla testata di Chicago, Czuba è stato arrestato e ora dovrà difendersi in tribunale dalle accuse di omicidio, tentato omicidio e crimini d’odio. Gli investigatori sostengono infatti che abbia agito contro la famiglia americana di origini palestinesi poiché mosso dal desiderio di vendicare l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso contro Israele, e perché sono di religione musulmana. L’Ufficio dello sceriffo della contea di Will ha definito inoltre tale crimine “insensato” e “vigliacco”. Intervistato dai media americani, Ahmed Rehab, presidente del Council on American-Islamic Relations, ha detto: “Ci troviamo di fronte all’omicidio di un bambino palestinese ad opera di qualcuno che si è radicalizzato a causa del clima in cui stiamo vivendo, che considera i palestinesi come animali umani”. Il riferimento è al modo in cui il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha definito gli abitanti di Gaza, annunciando il blocco totale di luce, acqua e cibo nella Striscia. Rahab ha aggiunto che Czuba ha fatto irruzione in casa gridando “voi musulmani dovete morire”.