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“Alla ricerca del tempo futuro”: al via la nuova stagione di Argot Studio

argot studio

Al via, dal 19 ottobre, la 39esima stagione di Argot Studio dal titolo Alla ricerca del tempo futuro che ospiterà numerosi spettacoli: il programma

Ricercare. Ricercare la bellezza, ricercare la grazia, la perfezione, l’equilibrio, la felicità. Vivremmo in un mondo migliore, più bello, se l’esistenza dell’uomo tendesse a questo. Spesso non è così. Lo sappiamo bene. Per questo c’è l’arte.

Nel teatro la parola «recherche» diventa addirittura un aggettivo per definire il nostro lavoro. Argot è da sempre un luogo di «ricerca e sperimentazione». Ma se da una parte rende la nostra professione estremamente stimolante, libera, dove è possibile chiudersi all’interno dello spazio vuoto del palcoscenico a evocare l’atto creativo e artistico, giocando a fare Dio. Dall’altra parte costringe a una vita raminga e sempre incompiuta, che in qualche modo resta giovane per sempre. Come degli eterni Peter Pan, che con il passare degli anni, pestano i piedi a terra perché vogliono che il loro gioco non abbia mai fine. Gigi Proietti chiedeva scherzosamente a “quelli” che facevano il teatro di ricerca: «So’ anni che state a cerca, ma alla fine avete trovato quarcosa?».

Oggi tocca a noi dare una risposta a questa domanda senza fine.

Questa riflessione accompagna decenni di ricerca senza interruzioni. Dal suo anno di fondazione, Argot è a un passo dal suo 40esimo compleanno. Più generazioni di artisti hanno salito insieme a noi questi 39 gradini e ora si apre un nuovo orizzonte. E come sempre, per scrivere il futuro, dobbiamo prima di tutto guardare a quello che siamo oggi e a quello che siamo stati.

Nonostante le sue dimensioni che lo collocano ancora nella nomenclatura dei piccoli spazi, il Teatro Argot Studio è uno di quei luoghi di ricerca e innovazione che ha fatto scuola nella città di Roma. il suo motore è da sempre la compagnia di produzione, guidata da Francesco Frangipane e dal fondatore Maurizio Panici, che agisce invece su scala nazionale da oltre trent’anni e che oggi viene riconosciuta dal Ministero della Cultura tra le prime quattro realtà produttive che portano avanti la ricerca e l’innovazione creativa nel nostro paese. È grazie a questo costante lavoro che, anche per la 39esima stagione teatrale dello spazio trasteverino, Argot programma 9 grandi progetti che rappresentano alcune delle eccellenze della scena nazionale. 9 titoli principali che tracciano la linea guida e intorno alla quale verranno sviluppati progetti speciali, format innovativi e tantissima formazione.

La stagione prende il volo il 19 ottobre ospitando il nuovo spettacolo di Mario Perrotta ispirato e dedicato a Italo Calvino, nell’anno del centenario della sua nascita. Come una specie di vertigine anticipa e contiene già tutti gli aspetti poetici e la visione di questa nuova stagione e delle nuove prospettive che si aprono sul futuro. Alcuni grandi ritorni sanciscono la volontà di approfondire il linguaggio di una delle più interessanti compagnie del panorama come Teatrodilina, condotta dal duo creativo Lagi e Colella, che ritornano in scena ad Argot con la nuova produzione Diario di Lina.

Michele Sinisi, autore, interprete e regista che ha attraversato gli ultimi dieci anni della scena nazionale con la sua incrollabile originalità, porta in scena a Casa Argot un capolavoro come l’Amleto. La stessa forza la esprime al femminile un’altra grande artista come Eleonora Danco con il suo format Intrattenimento violento che esprime tutta la potenza del corpo artistico in una performance viscerale, lirica e visiva. Questa stagione segna il ritorno a Casa Argot di  Elena Arvigo, in scena con Elena, uno spettacolo poetico e politico tratto dalle opere di Ghiannis Ritsos. Un’altra grande ospite è Monica Nappo che porta in scena il suo L’esperimento, acuto, intelligente e ricco di ironia, prodotto dalla Fondazione Teatro Due.

L’interazione tra ricerca teatrale e sperimentazione cinematografica è da sempre una delle linee stilistiche dettate da Argot Produzioni che quest’anno propone la ripresa di un grande successo della precedente stagione: Una relazione per un’accademia, assolo kafkiano interpretato da Tommaso Ragno, uno dei massimi interpreti contemporanei del teatro e del cinema italiano.  Ed è soprattutto nel solco di questo binomio che si focalizzano le due nuove produzioni presentate da Argot in questa stagione: La Sorella migliore scritto da Filippo Gili e diretto da Francesco Frangipane, con protagonista Vanessa Scalera, meravigliosa interprete con cui Argot collabora da sempre, insieme a Daniela Marra e Michela Martini; e un classico del teatro contemporaneo Vecchi tempi di Harold Pinter con un cast d’eccezione che vede protagonisti Anna Foglietta, Elena Radonicich e Alessandro Tedeschi, diretti dallo stesso Filippo Gili.

Argot è anche un costante osservatorio sui giovani e sul contemporaneo. Nonostante la sua consolidata esperienza non ha voluto perdere la capacità di saper ospitare, sostenere e promuovere artisti di nuovissima generazione, grazie allo sguardo sempre attento del direttore artistico Tiziano Panici, creatore di diversi format innovativi dedicati anche alla formazione di un pubblico giovane e attivo, grazie al progetto Dominio Pubblico che ha da poco compiuto dieci anni e che tornerà ad abitare Casa Argot con nuove progettualità. Si prepara anche la quinta edizione di OVER, progetto di rete nazionale e premio per lo sviluppo e la messa in scena di progetti emergenti che vogliono affermarsi professionalmente nel mondo dello spettacolo. Per questo motivo nell’apertura autunnale – tra i nove titoli in programmazione – è previsto anche il debutto di Uccelli di passo, spettacolo del Collettivo BeStand che ha partecipato alle precedenti edizioni di OVER e che con Argot ha condiviso un percorso di crescita e affiancamento produttivo e distributivo.

A seguito del lockdown Argot ha immaginato e segnato una nuova linea artistica dove programmazione, sperimentazione e produzione si fondono in una fucina creativa. Questo è avvenuto anche grazie alla collaborazione con Pier Francesco Pisani. L’incontro con Gold, di cui Pisani è fondatore, ha permesso inoltre la produzione di spettacoli in Virtual Reality, rendendo l’Argot Studio l’unico spazio romano dove ospitare proiezioni immersive in realtà virtuale. In questa stagione verranno ripresi i primi spettacoli VR prodotti da Argot, Infinito e Gold, ideati e interpretati da Elio Germano e soprattutto verrà presentata un’inedita esperienza in realtà virtuale: gli spettatori potranno immergersi nell’immaginario divertente e irriverente dei fumetti di Maicol & Mirko. Verrà infine ripreso anche il progetto speciale White Rabbit/Red Rabbit dell’autore iraniano Nassim Soleimanpour, un esperimento sociale in forma di spettacolo promosso in Italia da 369gradi. L’attrice o l’attore, che lo interpreta per un’unica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico.

Importante novità di questa stagione è l’avviamento di una Scuola di Perfezionamento per Attori e Attrici, dedicato allo sviluppo professionale di tecniche e linguaggi dell’arte scenica, rivolto ad artisti già formati o con esperienza consolidata. Il percorso formativo sarà a cura di Filippo Gili, Massimiliano Benvenuto, Arcangelo Iannace e il direttore Francesco Frangipane.

Tutte le informazioni sul sito: www.teatroargotstudio.com
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