Hamas deve essere eliminato e Israele deve rispettare il diritto internazionale umanitario: questa la posizione del Parlamento europeo in una risoluzione
Hamas deve essere “eliminato” e Israele ha il “diritto all’autodifesa”, anche se deve comunque rispettare il “diritto internazionale umanitario”: questa la posizione espressa dal Parlamento europeo in una risoluzione sul Medio Oriente approvata oggi a maggioranza. Il testo, non vincolante, è stato approvato con 500 voti a favore, 21 contrari e 24 astensioni. Nella risoluzione, informa il servizio stampa dell’assemblea, “i deputati condannano fermamente gli attacchi brutali, esprimono il loro sostegno a Israele e al suo popolo e sottolineano che ‘l’organizzazione terroristica Hamas deve essere eliminata’”.
Nel testo si legge che i parlamentari “chiedono anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi rapiti da Hamas e riconoscono il diritto di Israele all’autodifesa ‘come sancito e limitato dal diritto internazionale’”. Secondo gli eurodeputati, però, “qualsiasi azione da parte di Israele deve rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario”
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LA RICHIESTA DI UNA PAUSA UMANITARIA
Nella risoluzione si evidenzia che “sia gli attacchi di Hamas che la risposta israeliana rischiano di intensificare il ciclo di violenza nella regione”. I deputati chiedono pertanto una pausa umanitaria e sottolineano che “attaccare i civili e le infrastrutture civili, compresi gli operatori delle Nazioni Unite, gli operatori sanitari e i giornalisti, è una grave violazione del diritto internazionale”. Nel testo si denuncia anche il “rapido deterioramento della situazione umanitaria” nella Striscia di Gaza. Al riguardo, il Parlamento europeo sottolinea “l’importanza di fare una distinzione tra il popolo palestinese e le sue aspirazioni legittime, da una parte, e “l’organizzazione terroristica Hamas” e i suoi atti terroristici, dall’altra.
I deputati esortano dunque la comunità internazionale “a proseguire e a incrementare la sua assistenza umanitaria alla popolazione civile dell’area” e sollecitano l’Egitto e Israele a “cooperare per istituire corridoi umanitari” verso Gaza.