Fino al 3 marzo la Pinacoteca Comunale esporrà in mostra il polittico della Beata Umiltà di Pietro Lorenzetti, in prestito dal celebre museo fiorentino
Faenza entra a far parte degli Uffizi Diffusi. Nell’ambito del grande piano di diffusione dell’arte sul territorio lanciato due anni fa dal celebre museo fiorentino, un capolavoro del gotico, il Polittico della Beata Umiltà di Pietro Lorenzetti, lascerà Firenze per essere protagonista, nella Pinacoteca Comunale della città romagnola, di una mostra in corso fino al 3 marzo 2024.
L’esposizione, finanziata interamente grazie al generoso contributo di privati, offrirà anche l’occasione di ammirare, per la prima volta, i risultati del complesso restauro dell’opera, appena terminato dopo quattro anni di lavoro.
Il Polittico della Beata Umiltà agli Uffizi consta di 14 tavole su fondo oro (oltre alla predella), 11 delle quali raffigurano episodi della vita e dei miracoli della santa faentina, canonizzata nel 1722 e co-patrona della città: con straordinaria vivacità il pittore descrive le gesta e il carattere di questa donna eccezionale, sempre al servizio del prossimo, intellettuale autodidatta, guaritrice, attiva al punto di costruire in prima persona il proprio monastero facendo il manovale.
In uno degli episodi è raffigurata mentre, ispirata da una visione, attraversa il fiume Lamone per recarsi a pregare in un luogo isolato: lo stesso corso d’acqua che nella scorsa primavera è stato causa della tragedia dell’alluvione.
Santa Umiltà è una figura particolarmente significativa per Faenza, e proprio in questo anno terribile l’arrivo del Polittico intende porsi come buon augurio e segno di speranza e ripresa per tutti i cittadini. Per questo il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e il sindaco Massimo Isola hanno fortemente voluto questo progetto, così simbolico della solidarietà tra istituzioni.
L’opera verrà esposta nella sala del Medioevo e Rinascimento della Pinacoteca Comunale di Faenza, inaugurata nel dicembre 2021.
Il sindaco di Faenza Massimo Isola: “È un progetto importante, reso possibile grazie alla collaborazione e solidarietà degli Uffizi, e finanziato da tanti donatori che, dall’Italia e dall’estero, hanno creduto insieme a noi nella ripartenza di Faenza come città d’arte, dopo le alluvioni di maggio. Quest’opera preziosa e potente ci stupisce e ci commuove con i suoi scorci immaginari dei nostri monumenti medievali. La protagonista è Umiltà, santa che qui è nata e ancora, dopo otto secoli, è presente nella storia e nella cultura di Faenza e del territorio. Fa parte della nostra identità, parola che – in questa fase di ripresa – sentiamo il bisogno di sottolineare, nella nostra città così duramente ferita. Grazie agli Uffizi diffusi abbiamo l’opportunità di offrire a tutti un’esperienza artistica e culturale imperdibile, unica. Ma non solo: la mostra è un segnale di speranza che riporta l’attenzione sulle nostre bellezze, sulle altre splendide opere della Pinacoteca Comunale, e sulle possibilità del futuro culturale e turistico di Faenza”.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Gli Uffizi diffusi varcano il confine toscano per un’occasione eccezionale, che ribadisce l’alleanza storica tra Firenze e Faenza. Le due città sono sempre state unite dai percorsi appenninici che resero possibile a Santa Umiltà di spostarsi in riva all’Arno per fondare il suo monastero, e poi strettamente connesse nel Rinascimento grazie ai rapporti stabili tra i rispettivi signori, i Medici e i Manfredi: un’amicizia che ha portato a Faenza alcuni dei più importanti artisti fiorentini del Quattrocento e che vede nello splendido duomo cittadino un monumento simbolo. La mostra del Polittico della Beata Umiltà è ora intesa come un risarcimento, anch’esso simbolico, dopo le devastazioni subite dalla Romagna nel maggio scorso”.
La mostra è realizzata grazie al generoso contributo di ARTE Generali, Arterìa, Fondazione Prada e di:
Principe Giovanni Alliata di Montereale; Altomani e Sons; Associazione Antiquari d’Italia; Lella e Roberto Bartoli; Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze; Sabrina Andreucci; Galleria Benappi, Torino; Berengo Studio – Murano; Katia Caradonna; Roberto Casamonti, Tornabuoni Arte; Cristian Contini e Fulvio Granocchia; Mario Cristiani; Rita De Donato; Exclusive Connection; Enrico Frascione; Fabrizio Guidi Bruscoli; Fondazione Enzo Hruby; Assia Karaguiozova; Leo France Srl; Massimo Listri; Sascha Mehringer; Lucia Meoni e Antonio Pettena; Federica Olivares; Sir Nicholas Penny e Lady Mary Crettier; Fondazione Giovanni Pratesi; Fondazione Stefano Ricci Onlus; Siân Walters – Art History in Focus; Helidon Xixha.