A Caivano armi e droga murate nelle pareti: i carabinieri scoprono un arsenale. Lo spaccio prova a riorganizzarsi dopo i duri colpi inferti dai militari
Traffico di droga rallentato a Caivano, grazie ai continui controlli delle forze dell’ordine che presidiano costantemente il parco Verde, il Bronx e il rione Iacp, ma mai non fermo. Lo spaccio prova a riorganizzarsi, spiegano i carabinieri, a trovare nuovi sbocchi e nuove strategie di occultamento della “merce”. I soliti nascondigli, i vani ascensori, le aiuole, i contatori delle utenze, sono ormai cosa nota e così ci si inventa nuovi depositi come quello scoperto dai carabinieri della locale Compagnia.
Nell’abitazione di Emanuele Padulo, 40enne del posto e già noto alle forze dell’ordine, i militari, dettaglia una nota dell’Arma, “trovano circa 4900 euro in contante dall’origine dubbia. In casa un impianto di video sorveglianza con telecamere in alta definizione e un microtelefono. In un casolare adiacente all’appartamento del 40enne un altro uomo: Massimo Natale, 51 anni, anche lui caivanese. Natale tenta la fuga in bici elettrica ma percorre solo pochi metri. Dalla reazione del 51enne i carabinieri ritengono che la sua presenza in quell’ambiente cadente non fosse casuale”. Ad una prima perquisizione trovano, infatti, droga e proiettili “ma non basta. Vanno a fondo e, supportati dai carabinieri artificieri del comando provinciale di Napoli, imbracciano anche un metal detector. La scoperta non tarda ad arrivare”. Murate nei mattoni, nelle pareti, trovano di tutto.
Il bilancio complessivo “racconta di 4 pistole con matricola abrasa cariche di munizioni (una glock, una beretta 92FS, una beretta 98FS, una tanfoglio 21) e una mitragliatrice Scorpion. E ancora quasi 600 proiettili di vario calibro, 6 chili e mezzo di hashish, 2 chili e 300 grammi di cocaina e quasi un chilo di marijuana”. Padulo e Natale sono così finiti in manette, portati in carcere in attesa di giudizio.