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Bonus psicologo: accolte solo 40mila domande su 400mila

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Tante domande, poche quelle accettate per il bonus psicologo. Codacons chiede al Governo di superare la strada dei bonus “spot” in favore di misure strutturali

Il “Bonus psicologo” è un palliativo non in grado di aiutare realmente chi necessita di un concreto sostegno psicologico costante e duraturo. Lo afferma il Codacons, che chiede al Governo di superare la strada dei bonus “spot” in favore di misure strutturali.

Fin dalla sua nascita abbiamo evidenziato le evidenti criticità del “Bonus psicologico” – spiega l’associazione – Prima di tutto i fondi messi a disposizione risultano del tutto insufficienti: all’inizio le risorse per questo incentivo ammontavano a 10 milioni di euro, salite a 25 milioni col Dl Aiuti bis. La legge di Bilancio 2023 ha stanziato altri 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni di euro per il 2024.

A fronte delle circa 400mila richieste presentate nel 2022, solo 40mila domande (il 10% del totale) sono state accolte, a dimostrazione di come una enorme fetta di popolazione sia tagliata fuori dal bonus.

In secondo luogo il tetto Isee fino a 50mila euro per poter godere del bonus appare troppo elevato, e considera nella platea dei beneficiari anche soggetti che possono sostenere in modo autonomo le spese psicologiche.

Il problema della salute mentale è una questione seria che va affrontata non certo a colpi di bonus spot e incentivi elemosina, ma attraverso misure strutturali in grado di garantire un duraturo sostegno psicologico a tutti coloro che ne hanno bisogno e non possono permetterselo, senza lasciare indietro nessuno – conclude il Codacons.

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