“L’invasione immaginaria. L’immigrazione oltre i luoghi comuni” è il nuovo libro di Maurizio Ambrosini fuori per Laterza
Il sovranismo ha vinto nelle menti prima ancora di vincere nelle urne: ha cavalcato le preoccupazioni delle persone nei confronti del fenomeno immigrazione costruendo un nemico immaginario. Ma la realtà è molto diversa da quella che ci viene raccontata. Non è vero che negli ultimi anni ci sia stata un’invasione. Non è vero che gli immigrati siano prevalentemente maschi, africani e musulmani. Non è vero che l’immigrazione sia conseguenza diretta della povertà o che i rifugiati abbiano come principale destinazione l’Europa. Il fenomeno delle migrazioni in realtà è molto differenziato e richiede risposte politiche articolate. Per uscire dal clima sociale avvelenato in cui viviamo, è necessario ricordare numeri e fatti e proporre soluzioni concrete.
Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia delle migrazioni nell’Università degli Studi di Milano. Insegna anche nell’Università di Nizza e nella sede italiana della Stanford University. È responsabile scientifico del Centro Studi Medì di Genova, dove dirige la rivista “Mondi migranti” e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni, e consulente dell’ISPI. Collabora con “Avvenire” e con “lavoce.info”. Dal luglio 2017 fa parte del CNEL, dove è responsabile dell’organismo di coordinamento delle politiche per l’integrazione. È autore, tra l’altro, di Sociologia delle migrazioni e Sociologia (con L. Sciolla), manuali adottati in molte università italiane.