Il patriarcato è servito ogni giorno nei nostri piatti e la giornalista franco-algerina Nora Bouazzouni lo denuncia nel suo saggio, “Faminismo. Il sessismo è in tavola”
Le donne devono nutrire, accudire, provvedere, ma non possono essere chef stellate, agricoltrici e produttrici. E anche come consumatrici devono stare attente a non esagerare!
Il patriarcato è servito ogni giorno nei nostri piatti e la giornalista franco-algerina Nora Bouazzouni nel suo saggio, Faminismo. Il sessismo è in tavola, tagliente e documentato (rapporti FAO, ONU e studi sociologici e filosofici), denuncia gli effetti che questo ha sulla società, l’economia e l’ambiente, passando proprio dalla tavola. In Italia il saggio ha l’introduzione della chef stellata Victoire Gouloubi (protagonista di vari programmi televisivi come “Il tocco di Victoire” e “La mia Africa”).
Con ironia e uno stile tagliente, l’autrice affronta moltissimi temi, dal marketing dei prodotti alimentari all’agricoltura, dalle cucine dei ristoranti stellati alla tavola di casa, dal consumo della carne ai disturbi del comportamento alimentare. Il cibo è un elemento cruciale per la nostra sopravvivenza, ma fin dalla preistoria (da dove parte il racconto) è stato anche usato come arma politica di potere.
«Le donne devono tornare a essere il soggetto, e non più l’oggetto. Smettiamola di animalizzarle per ridurle a essere sacrificale, consumabile, dai soprannomi fortemente connotati, facendone a pezzi il corpo al cinema, sulla stampa, in televisione (primo piano sui seni, sulle gambe, sulle natiche), come il macellaio fa a pezzi la carne (petto, coscia, garretto, cotoletta, ecc.)».
Nora Bouazzouni è nata nel 1986 e vive a Parigi. È giornalista e traduttrice. È autrice di serie tv e programmi. Ama cucinare, fotografare quello che mangia e convincere sconosciuti e sconosciute che il femminismo è ancora una causa da difendere (non per forza in questo ordine).