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Cnr-Nanotec e Cnr-Ipcf al lavoro sul supercondensatore avanzato

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E’ stato recentemente ammesso al finanziamento il progetto, “Bio-based Materials for Energy (B-ME), in risposta all’Avviso Call4Planet 2022 promosso dall’incubatore del Politecnico di Bari (BINP) in accordo con Tech4Planet, Il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) Venture Capital SGR dedicato alla Sostenibilità Ambientale.

Lo studio di fattibilità (proof-of-concept) ha come obiettivo lo sviluppo e la produzione di elettrodi termoplastici compositi a matrice bio-polimerica e privi di metalli per la fabbricazione di un prototipo di supercondensatore avanzato.  Le ricerche preliminari, alla base di questo risultato, sono state sviluppate da un gruppo di ricercatori del Cnr coordinato dalla sede di Bari dell’Istituto di Nanotecnologia (Nanotec) in collaborazione con colleghi dell’Istituto per i processi chimico-fisici (Ipcf), sempre con sede a Bari.

“Ormai da due anni stiamo sviluppando dei materiali compositi termoplastici che possano sostituire elettrodi metallici in dispositivi per accumulo di energia e, grazie alla collaborazione tra i due Istituti, siamo riusciti ad ottimizzare alcune formulazioni a base di biopolimeri e materiali carboniosi nanostrutturati”, ha dichiarato Paolo Stufano, ricercatore del Cnr-Nanotec e coordinatore del progetto.

Il team è concorde sull’affermare che ora si apre la sfida di sviluppare un primo prototipo di dispositivo con tecniche che simulano i processi industriali: “Questa ricerca può avere una applicazione diretta in prodotti già presenti sul mercato, come supercondensatori e batterie, migliorando la sostenibilità della loro produzione, e crediamo che il percorso supportato da Tech4Planet con BINP sia la giusta occasione per generare un interessante caso di valorizzazione della ricerca con la creazione di una nuova impresa”, prosegue Stufano.

L’iniziativa ha avviato le sue attività il 1 luglio, dopo la sottoscrizione dell’accordo di attuazione tra BINP e Cnr: il percorso di incubazione avrà durata di 16 mesi. Il team riceverà un apporto finanziario di 230.000 euro che sarà destinato allo sviluppo degli innovativi dispositivi di accumulo di energia e alla realizzazione di un prototipo sperimentale. “E’ stato stimolante seguire le fasi di negoziazione e sottoscrizione dell’accordo di attuazione”, afferma lo staff di Cnr-Uvr che ha fornito consulenza sulla proprietà intellettuale.”L’idea progettuale ha un elevato potenziale commerciale, pertanto auguriamo al team di ricerca di raggiungere il suo obiettivo”.

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