La Cina concluderà entro il 2025 il suo “sole artificiale”


La Cina ha in progetto di terminare entro il 2025 il suo “sole artificiale”, struttura denominata “Comprehensive Research Facility for Fusion Technology” (CRAFT)

Nuova scoperta sul momento angolare nella fissione nucleare

Entro la fine del 2025 la Cina ha in progetto di terminare il suo “sole artificiale”. La struttura denominata “Comprehensive Research Facility for Fusion Technology” (CRAFT) è una piattaforma per un reattore ad energia di fusione. La ricerca constata in una nuova tecnologia per studiare come produrre l’energia data dal processo di fusione equiparabile a quella che alimenta il sole.

Il progetto tecnico è pronto e si sta procedendo alla realizzazione grazie agli ingegneri che stanno sviluppando e provando i componenti chiave del reattore. Nel contempo stanno proseguendo le sperimentazioni sul tokamak, reattore nucleare a fusione in cui il plasma ad altissima temperatura e a bassa pressione viene mantenuto coeso, ha raggiunto il record mondiale toccando i 120 milioni di gradi Celsius per 101 secondi. La fusione non emette gas serra, rilascia elio e le scorie radioattive perdono di “forza” in un secolo. Le ipotesi di arrivare ad una stabilità e ad una effettiva produzione di energia si concretizzeranno nei prossimi 30- 40 anni. La Cina è al terzo posto per quanto riguarda gli investimenti nel settore del nucleare dopo Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita.

La scelta dell’energia nucleare è stata fatta a fronte dell’alto grado di inquinamento atmosferico presente sul territorio dovuto alla produzione di energia delle centrali a carbone, altre motivazioni sono state individuate nella rapida industrializzazione e alla crescita demografica. Nel 2022 la Cina ha prodotto 9,9 miliardi di tonnellate di CO2 contro le 4,5 miliardi di tonnellate degli Stati Uniti. Nel mese di marzo l’inquinamento dell’aria in una delle aree di produzione più attive del paese ha toccato i 264,4 microgrammi per metro cubo. Le politiche green intraprese dalla Cina sono fondamentali per la stessa sussistenza del popolo cinese, la salute pubblica è la motivazione principale per cui gli investimenti nel campo energetico stanno fiorendo su più fronti.