Il Progetto BRIDGESMEs è nato per assistere le PMI europee nel ripensare i loro modelli di business e l’operatività per diventare più resilienti, sostenibili e incentrate sull’uomo
Mobilità, trasporti e automotive; aerospazio e difesa; elettronica; industrie culturali e creative; turismo. Sono questi i cinque ecosistemi industriali interessati dal BRIDGESMEs, (“Boosting Resilience In five industrial ecosystems through adoption and Deployment of advanced technoloGiEs among SMEs”), uno dei quattro Progetti europei ammessi a seguito della Call “Boosting generation and diffusion of advanced technologies in SMEs based on a supply chain model” (HORIZON-CL4-2023-RESILIENCE-01-42), grazie al punteggio di 14,50/15 ottenuto in fase di valutazione.
Il Progetto BRIDGESMEs assisterà le PMI europee nel ripensare i loro modelli di business e l’operatività per diventare più resilienti, sostenibili e incentrate sull’uomo. Saranno messi a punto standard d’intervento in linea con il nuovo paradigma europeo dell’Industria 5.0 su cui l’Italia sta per lanciare un grande programma di supporto per agevolare la “transizione 5.0” del sistema produttivo con investimenti per oltre 4 miliardi di euro.
BRIDGESMEs faciliterà la collaborazione tra le PMI “tradizionali” e le PMI/startup tecnologiche, accelerando l’adozione di soluzioni innovative e avanzate e migliorando la cooperazione dei cluster per supportare le PMI attraverso le catene del valore.
“Il fine ultimo – spiegano l’AD di Iniziativa Ivo Allegro e la partner della società Aliona Lupu responsabile dell’area EU Funding & Tenders – è consolidare le imprese, ponendole nelle condizioni di mantenere e rigenerare, grazie all’innovazione, il loro vantaggio competitivo sostenibile a lungo termine, anche a fronte di cambiamenti di scenario come quelli registratisi negli ultimi anni, dalla pandemia all’invasione russa in Ucraina. Per noi di Iniziativa è un grande risultato in quanto segna un’ulteriore crescita della società sui programmi europei dove per la prima volta siamo coordinatori ma, soprattutto, è un’occasione per rafforzare ulteriormente le competenze e l’expertise del nostro team sul tema emergente della “transizione 5.0” dove la società ha ormai consolidato un know how di eccellenza su scala europea, come riconosciuto anche dalla valutazione di questo progetto. La nostra capacità di erogare servizi avanzati e di alto standing sui temi dell’innovazione e come leva per lo sviluppo sostenibile delle imprese è ormai un elemento forte della nostra competitività e ci pone in prima linea sul nuovo paradigma del 5.0. Su questo tema della “transizione 5.0”, l’Italia ha annunciato il lancio di un programma di sostegno agli investimenti delle imprese per 4 miliardi di euro e Iniziativa, con programmi supportati dalla UE come BRIDGESMEs e SURE 5.0, è un passo avanti e sta già sperimentando sul campo standard e modelli per erogare una consulenza di qualità e ad alto valore aggiunto per catalizzare il potenziale di queste agevolazioni per i nostri clienti”.
A BRIDGESMEs sono stati assegnati 2,5 milioni di euro per attività progettuali da espletare in 36 mesi. In campo c’è un consorzio che, oltre a Iniziativa, è composto da 3 università e centri di ricerca e 5 associazioni cluster di ecosistemi industriali rilevanti. Nove, dunque, i partner, provenienti da 6 nazioni europee: Iniziativa Cube (Italia); Technical Univerni Whatsity of Ostrava (Repubblica Ceca); Asociación de Investigación Metalúrgica del Noroeste (Spagna); Aerospace Valley (Francia); Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (Italia); Athena Research and Innovation Center in Information Communication & Knowledge Technologies (Grecia); Silicon Alps Cluster (Austria); Fundación Cluster de Empresas de Automoción de Galicia (Spagna); Associazione Nazionale della Filiera dell’Industria Automobilistica (Italia).
“Il progetto,- dichiarano gli operating coordinators per Iniziativa Giovanni Arnaboldi e Jenia Dubrivna- che consentirà di sperimentare sul campo i modelli di approccio e introduzione alla “transizione 5.0”, offrirà alle PMI accesso a tecnologie avanzate (dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalla stampa 3D al cloud computing), formazione e assistenza tecnica, nonché opportunità di collaborazione con altre imprese e organizzazioni su scala europea. Tra le modalità di intervento è previsto l’utilizzo di un modello di valutazione ad hoc per migliorare la capacità di introdurre innovazioni sostenibili e la resilienza delle catene del valore, un tema estremamente importante nell’attuale scenario geopolitico”.