Morta con il suicidio assistito l’attrice Sibilla Barbieri. Il video-testamento: “Vado in Svizzera, ma chi non può come fa?”
L’attrice e regista romana “Sibilla Barbieri, una paziente oncologica terminale e consigliera generale dell’Associazione ‘Luca Coscioni’, è morta. Sibilla ha preso questa difficile decisione per porre fine alle sue sofferenze, trovando nella Svizzera l’unica via disponibile perché la ASL romana che ha negato la richiesta, inviata ad agosto, di poter morire legalmente in Italia. È stata accompagnata accompagnata dal figlio e da Marco Perduca dell’Associazione ‘Luca Coscioni’”. A farlo sapere con un post su Facebook è l’Associazione ‘Luca Coscioni’. Domani, intanto, Marco Cappato si autodenuncerà in quanto legale rappresentante dell’Associazione Soccorso Civile, che ha organizzato e finanziato il viaggio di Sibilla, insieme a Marco Perduca, che vi ha preso parte e al figlio di Sibilla. “Quanto Sibilla Barbieri ha dovuto subire- prosegue l’Associazione nel post- dimostra una volta di più la totale mancanza di un confronto serio e rispettoso sul diritto alla morte”.
LE ULTIME PAROLE DI SIBILLA BARBIERI
In un video, pubblicato sulla pagina Facebook dell’Associazione Luca Coscioni, l’attrice racconta il suo tentativo, inutile, di ricorrere al suicidio assistito in Italia, a casa. “L’ho chiesto alla mia Asl che ha mandato una commissione a valutare il mio caso e che ha deciso che non rientro nei casi possibili, perché ‘non sono attaccata a macchinari di sostegno vitale’. Ma pochissimi malati terminali di cancro lo sono. Questa è una discriminazione gravissima tra i malati oncologici e chi si trova in altre condizioni anche non terminali”. Quindi la decisione di recarsi in Svizzera: “Ho i 10mila euro necessari e posso ancora andarci fisicamente, anche se sono al limite. Ma tutte le altre persone che non hanno i mezzi come fanno?”.