Giulia Cecchettin e Filippo Turetta ancora non si trovano: dei due ex fidanzati veneti non si sa più niente da sabato sera e le ricerche proseguono
Ancora nessuna notizia di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ex fidanzati 22enni scomparsi in Veneto. Il papà di lei, la sorella e il fratello sono stati in caserma mercoledì 15 novembre per aiutare i Carabinieri a tracciare un quadro che aiuti a ritrovare i giovani, la cui sorte desta preoccupazione ogni giorno in più che passa senza avere notizie.
LA SCOMPARSA DEI DUE EX FIDANZATI
Erano stati insieme, Giulia e Filippo, ma la loro storia era finita in agosto. Lei, però, ci teneva a mantenere un’amicizia e così si erano visti per cena nella sera che poi li ha inghiottiti. Era sabato, i due avevano scelto di mangiare nel McDonald’s di un centro commerciale a Marghera. C’è un testimone che ha raccontato di aver assistito, mentre era affacciato alla finestra a fumare una sigaretta, al litigio furibondo di un ragazzo e di una ragazza nel parcheggio vicino alla scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco, a Vigonovo, paese d’origine di Giulia. Probabilmente erano loro. La macchina era scura, ha raccontato, ma non ha saputo dire se si trattasse o no della Grande Punto di Turetta. La ragazza urlava, chiedeva aiuto, ha raccontato il testimone. Il ragazzo l’ha strattonata e spinta in macchina. Da quel momento nessuno ha saputo più nulla dei due giovani.
LE MACCHIE DI SANGUE
I Carabinieri, allertati dall’uomo affacciato alla finestra, si sono recati nel parcheggio, ma ormai dei due ragazzi non c’era più traccia. Hanno però rinvenuto delle macchie di sangue sull’asfalto, nella zona industriale di Fossò, a una manciata di minuti da Vigonovo. Si tratta di una decine di macchie, molto estese. È proprio a Fossò che la cella del telefono di Filippo viene agganciata per l’ultima volta.
IL TRACCIAMENTO DELLA MACCHINA
La macchina di Filippo Turetta, una Fiat Grande Punto, è stata vista dai sistemi di rilevazione delle targhe la mattina successiva alla scomparsa dei due, domenica, alle 09.07, in località Ospitale Cortina (Belluno). Non è stato possibile verificare se in macchina con lui ci fosse anche Giulia.
“FILIPPO ERA POSSESSIVO”
La famiglia di Giulia si è immediatamente attivata per le ricerche della ragazza, che si sarebbe dovuta laureare in questi giorni all’Università di Padova. “Filippo era possessivo, la controllava”, raccontano. E, soprattutto, lui non aveva accettato la fine della loro storia. Hanno lanciato diversi appelli pubblici, rivolti anche al ritrovamento dello stesso ragazzo: “Cerchiamo anche Filippo”, avevano dichiarato come riferisce l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it).