Stop a tetto parole in atti giudiziari, ANF: “Bene, ma fare presto. E anche su geografia tribunale non ci si fermi ad annunci”
Dallo scontento alla speranza che qualcosa, per davvero, cambi in meglio. L’Associazione nazionale forense, Anf, accoglie “con favore” due novità che arrivano da Roma su partite sentitissime per gli Avvocati.
La prima è l‘apertura del Governo alla revisione della normativa che ha introdotto i limiti dimensionali agli atti giudiziari in termini di numeri di battute, pagine imponendo anche la dimensione delle interlinee. Il sottosegretario Andrea Delmastro ha detto che, essendo in preparazione una serie di interventi normativi in materia di giustizia, il Governo si riserva di verificare l’opportunità di procedere ad una modifica della norma.
La seconda novità è l’intenzione di provvedere quanto prima al deposito di un disegno di legge delega sul tema della revisione della geografia giudiziaria. “Il ripensamento dei limiti e la delega sulla geografia giudiziaria aprono un varco di luce nel buio della Giustizia e del diritto di difesa”, commenta quindi Giampaolo Di Marco, Segretario Generale di Anf.
Sulla questione delle regole per la scrittura degli atti giudiziari, la stessa Anf si era appellata al Guardasigilli Carlo Nordio. “Ora, su questa questione, registriamo che qualcosa finalmente si muove: avevamo messo in guardia contro i problemi di queste regole e il caso del giudice di pace di Verona che a ottobre ha compensato le spese di lite per via di carattere e interlinea giudicati sbagliati, ha confermato che si tratta di qualcosa che se non fermato può davvero innescare una serie di decisioni beffa che danneggiano le parti e il diritto di difesa. “Ci aspettiamo che le intenzioni di Delmastro si concretizzino in fretta”, dice Di Marco.
Quanto alla geografia giudiziaria: “Abbiamo segnalato che tra Tribunali che aprono e Tribunali che chiudono manca una visione di insieme, funzionale ed a lungo termine… Ora vediamo che anche qui qualcosa si muove. Confidiamo che non ci si limiti ad un annunci e soprattutto diciamo fin da subito che siamo pronti a interloquire per segnalare, su questa materia, il fondamentale apporto e indirizzo della nostra categoria”, conclude Di Marco.