La Startup svizzera Kitro ha creato un sistema di monitoraggio per aiutare l’operatore della ristorazione a quantificare lo spreco alimentare
Gli sprechi in ambito alimentare, sia del privato che nel settore della ristorazione, sono considerevoli. La Startup svizzera Kitro ha creato un sistema di monitoraggio per aiutare l’operatore della ristorazione a quantificare lo spreco alimentare ed economico legato al cibo della propria realtà lavorativa. Esteticamente ricorda una bilancia di grandi dimensioni, sovrastata da una telecamera che ha il compito di fotografare gli alimenti buttati.
Grazie ad una intelligenza artificiale istruita a quantificare lo spreco, da un punto di vista economico, elabora un report di facile ed immediata consultazione. La presa di consapevolezza dell’utilizzatore è utile per ottimizzare i processi lavorativi e le quantità di produzione, i dati parlano di un risparmio del 30% per chi usufruisce di questa innovativa soluzione. La necessità di far emergere in primis i dati economici degli sprechi è stata ideata dalla co-fondatrice Anastasia Hofmann. In seguito a varie esperienze nel campo della ristorazione ha identificato la necessità dei responsabili di cucina di avere uno strumento che permettesse loro di conoscere, per poi arginare, lo spreco alimentare ed economico. La startup partita da questa idea persegue la volontà di ridurre gli sprechi alimentari e ben si collega ad altre realtà di settore in cui il cibo rimasto invenduto invece di essere buttato viene commercializzato tramite apposite piattaforme ai clienti finali che hanno la possibilità di mangiare cibo salutare ad un prezzo conveniente.
Le innovazioni in campo alimentare, che mirano ad arginare gli sprechi facendo leva anche sul fattore economico, trovano incentivo nei dati emersi dal Programma Alimentare Mondiale il quale afferma che un quantitativo di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo l’anno viene sprecato. Secondo l’organizzazione umanitaria impegnata a eliminare la fame nel mondo, questo quantitativo basterebbe a sfamare 2 miliardi di persone in un anno.