Criptovalute: Young Platform, l’exchange italiano community leader con oltre 2 milioni di utenti iscritti, in seguito alle vicende di Binance
Il Procuratore Generale Merrick B. Garland ha annunciato, durante la conferenza stampa di martedì 21 novembre indetta dal Dipartimento di giustizia americano, che Binance e il suo CEO, Changpeng Zhao sono colpevoli di alcuni reati gravi.
In particolare, hanno violato intenzionalmente il Bank Secrecy Act, l’International Emergency Economic Powers Act e non si sono registrati in modo conforme alle normative come azienda che trasmette denaro. Queste leggi garantiscono che le istituzioni finanziarie americane non siano accessibili dai membri di organizzazioni terroristiche, da trafficanti di droga e dagli stati-nazione sanzionati che minacciano la sicurezza nazionale.
Binance, in seguito al patteggiamento con il Dipartimento di giustizia (DOJ) degli Stati Uniti, deve pagare 4,3 miliardi di dollari in sanzioni e confische. Il CEO di Binance, Zhao, già nella giornata di martedì ha dato le sue dimissioni, dovrà pagare una multa di 50 milioni di dollari e rischia un periodo di reclusione.
Le accuse per le quali dovrà rispondere il CEO di Binance sono molto gravi. In particolare, si sospetta che Zhao abbia consentito intenzionalmente transazioni per centinaia di milioni di dollari tra cittadini americani e utenti soggetti a sanzioni statunitensi. La sua piattaforma ha ospitato criminali di tutto il mondo che l’hanno utilizzata per spostare denaro proveniente da truffe e altre attività criminali. Secondo il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland “Binance è diventato il più grande exchange al mondo anche grazie ai crimini che ha commesso e ora pagherà una delle più grandi sanzioni aziendali nella storia degli Stati Uniti”.
“La recente notizia del patteggiamento di Binance e del suo CEO per accuse federali mette in evidenza questioni importanti che meritano di essere distinte chiaramente dai problemi più ampi del settore delle criptovalute (calcola qui il valore Ethereum) – commenta Andrea Ferrero, CEO di Young Platform -. Prima di tutto, è fondamentale comprendere che le sfide e le problematiche affrontate da Binance sono in gran parte specifiche a questa azienda. Questi problemi, inclusi quelli legati alla conformità normativa e alla gestione aziendale, riflettono le decisioni e le azioni intraprese dalla loro leadership. Queste azioni non sono indicative dell’intero settore delle criptovalute, ma piuttosto di come un’entità singola può deviare dai principi di trasparenza e responsabilità che sono cruciali in un ambiente finanziario. Inoltre, questo caso sottolinea l’importanza di una regolamentazione adeguata e di pratiche commerciali etiche nel settore delle criptovalute. Mentre la tecnologia blockchain e le criptovalute offrono possibilità innovative, è essenziale che le aziende operino all’interno di un quadro legale ben definito e responsabile per proteggere gli investitori e mantenere la fiducia nel settore”.
“D’altra parte, i problemi generali delle criptovalute, come la volatilità del mercato, la mancanza di comprensione da parte degli investitori e la necessità di una maggiore chiarezza normativa, sono questioni separate e più ampie. Queste non dovrebbero essere confuse con le sfide specifiche affrontate da una singola entità come Binance – precisa Ferrero -. È fondamentale che il settore delle criptovalute nel suo complesso adotti un approccio più responsabile e trasparente per garantire la sua crescita sostenibile e la fiducia del pubblico. Eventi come quello di Binance servono come un promemoria cruciale per tutte le aziende del settore su quanto sia importante operare con integrità e nel rispetto delle leggi”.
“Da quando abbiamo messo piede in questo settore, ci siamo impegnati a costruire qualcosa di duraturo, di giocare secondo le regole, di essere trasparenti e di costruire un’organizzazione basata sulla fiducia. In Young Platform restiamo concentrati sull’essere una forza positiva in questo settore, portando avanti la nostra visione di un mondo più libero, ma anche più sicuro e regolamentato. Guardando a quanto accaduto a Binance, è chiaro che la nostra decisione di puntare sulla conformità e sulla legalità non è stata solo la scelta giusta, ma anche la più saggia. Non ci siamo lanciati in prodotti avventati o in soluzioni che sfidano i confini legali. Perché crediamo fermamente che la vera innovazione nasca dalla responsabilità e dal rispetto delle norme e soprattutto da scelte etiche – conclude Ferrero –. Ora, con quanto sta accadendo, vediamo l’opportunità di aprire un nuovo capitolo per l’industria delle criptovalute, con la speranza di vedere sempre meno cattivi attori sleali sul mercato”.