Filippo Tantillo, ricercatore, film-maker e attivista nelle librerie con “L’Italia vuota”, fuori per i Saggi Tascabili Laterza
Esiste un’Italia dove i paesi si spopolano, la popolazione invecchia e il paesaggio perde la mano dell’uomo. È un’Italia vuota, che però contiene – molto più di quanto si pensi – il futuro del nostro Paese. Terre alle prese con le trasformazioni climatiche, con i mutamenti dell’economia mondiale, percorse incessantemente da flussi di umani. Dalle rilucenti valli occitane del Piemonte al cuore antico della Sardegna, passando per i colori caldi dell’Appennino centrale, nei paesi sabbiosi delle coste del mar Ionio, sotto il vulcano più grande del continente, tra i migranti del Friuli: un viaggio ai margini del nostro Paese, un Paese molto più grande e vario di come si autorappresenta, alla scoperta di uno spazio ancora aperto al possibile.
Filippo Tantillo, ricercatore, film-maker e attivista, lavora per università e istituti di ricerca italiani ed europei alla messa a punto di nuovi strumenti di ascolto del territorio e dei fenomeni sociali. Fa parte dell’associazione Riabitare l’Italia e del Forum Disuguaglianze e Diversità. Scrive su riviste scientifiche e divulgative e ha pubblicato, tra l’altro, Scuola e innovazione culturale nelle aree interne (a cura di, con D. Luisi, Loescher 2019) e L’Italia lontana (a cura di, con S. Lucatelli e D. Luisi, Donzelli 2022) e con Laterza L’Italia vuota. Viaggio nelle aree interne (2023). Ha realizzato una decina di documentari, tra cui Tracce di nuovi sentieri (2007) e Le comunità possibili (2012).