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Tredicesima in arrivo per dipendenti e pensionati ma festeggi anche il fisco

usura

Dalla prossima settimana 35 milioni di italiani inizieranno a ricevere la tredicesima ma a festeggiare secondo la CGIA sarà anche il fisco

Tra i lavoratori dipendenti e i pensionati sono 35 milioni gli italiani che dalla prossima settimana fino alla vigilia di Natale riceveranno la tredicesima mensilità1. Nei portafogli di queste persone finiranno 40,7 miliardi di euro. A “festeggiare” sarà anche il fisco che, attraverso la ritenuta dell’Irpef, incasserà ben 13,2 miliardi di euro. Pertanto, alle imprese/società pubbliche/private2 e all’INPS3 la gratifica natalizia costerà, al netto dei contributi previdenziali, 53,9 miliardi di euro (vedi Tab. 1). A fare i conti è stato l’Ufficio studi della CGIA

In questo momento è molto difficile prevedere cosa acquisteranno gli italiani con la tredicesima. Tra il pagamento delle bollette della luce, del gas e la rata del mutuo, anche quest’anno non saranno molti i soldi che verranno destinati agli acquisti natalizi. Visto l’andamento dei consumi registrato nella prima parte dell’anno, si stima che l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali rimanga pressoché lo stesso del 2022, ovvero tra i 7 e i 7,5 miliardi di euro. Un importo che rispetto a 15 anni fa, comunque, è dimezzato. Come mai? In primo luogo perché tantissimi italiani, approfittando del Black Friday, anticipano sempre più spesso a novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero. In secondo luogo perché in questi ultimi anni le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese “accessorie” e ciò ha comportato una conseguente flessione della propensione a fare i regali nel periodo natalizio.

Rispetto l’anno scorso, il volume economico complessivo delle tredicesime che verrà erogato nelle prossime settimane agli italiani è incrementato di 7 miliardi. Quali sono le ragioni? Innanzitutto perché rispetto al 2022 il numero dei dipendenti presenti nel Paese è aumentato di quasi 400mila unità; dopodichè, va ricordato che anche il monte salari è cresciuto rispetto all’anno scorso e questo è riconducibile, in larga misura, al fatto che alcuni importanti contratti di lavoro sono stati rinnovati. Nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, infatti, l’incremento è stato del 5 per cento. Ricordiamo, inoltre, che il taglio del cuneo fiscale per le retribuzioni lorde annue inferiori a 35 mila euro introdotto dal governo Draghi e confermato anche per l’anno prossimo dall’esecutivo guidato dalla Meloni, ha un effetto limitato sulle tredicesime, nella misura di 2 punti percentuali, a condizione che la tredicesima mensilità non ecceda l’importo di 2.692 euro, elevato a 3 punti percentuali se la mensilità aggiuntiva è inferiore a 1.923 euro. Si ricorda, infine, che dei 35 milioni di percettori della tredicesima, 16,1 milioni sono pensionati e 18,9 milioni sono lavoratori dipendenti (vedi Tab. 2).

Anche quest’anno i generi alimentari dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più acquistato dagli italiani: seguono i giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento/scarpe e gli articoli per la cura della persona. Non c’è alcun dubbio che anche i cosiddetti regali “digitali” saranno tra i più gettonati: potendo essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici, subiranno un ulteriore aumento rispetto ai volumi registrati l’anno scorso. In particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e buoni regalo per gli acquisti online.

A livello geografico la provincia che presenta il più alto numero di beneficiari della tredicesima mensilità è Milano: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone interessate saranno 2,91 milioni. Seguono i quasi 2,64 milioni di percettori presenti a Roma, 1,38 milioni di residenti a Torino e 1,35 milioni presenti a Napoli. Le realtà meno interessate, anche perché demograficamente più piccole delle altre, sono i circa 72.500 residenti a Vibo Valentia, i quasi 70 mila ubicati a Enna e i 42.800 che abitano a Isernia (vedi Tab. 2).

Per quanto concerne i lavoratori dipendenti, tutti i CCNL prevedono, per legge, la tredicesima mensilità. Inoltre, secondo una stima dell’Ufficio studi della CGIA, sono tra i 7,5 e gli 8 milioni i lavoratori dipendenti del settore privato che beneficiano anche della 14esima. La stessa viene erogata nel mese di luglio. I principali contratti nazionali di lavoro che prevedono questa mensilità aggiuntiva sono: l’agricoltura, l’alimentare, l’autotrasporto, il commercio/turismo e il comparto pulizia/multiservizi. La quattordicesima spetta anche ai pensionati, purché non ricevano prestazioni di natura assistenziale come le invalidità civili, gli assegni sociali, rendite INAIL e trattamenti non INPS. Per ricevere questo assegno il destinatario deve aver compiuto 64 anni di età, viene considerato anche il reddito personale del pensionato (quindi non cumulando anche quello del coniuge) e gli anni di contributi versati prima del pensionamento. Sono considerate due diverse fasce reddituali determinate sulla base del trattamento minimo mensile che, nel 2023, ammonta a 563,74 euro.

Tab.1 – Stima delle tredicesime in Italia

N° beneficiari
(milioni)

Ammontare lordo tredicesime
(milioni di €)

Ritenute Irpef
(milioni di €)

Ammontare netto tredicesime
(milioni di €)

35

53.952

13.218

40.734

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati INPS, ISTAT e Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

Tab.2 – Stima del numero dei percettori della tredicesima

(valori assoluti in unità – rank per n° totale di percettori)

Regione

Pensionati
(numero)

(a)

Lavoratori

dipendenti
(numero)
(b)

Totale percettori
(a + b)

Numero

Distribuzione
%

Lombardia

2.616.219

3.820.551

6.436.770

18,4

Lazio

1.413.686

1.999.346

3.413.032

9,8

Veneto

1.300.565

1.779.510

3.080.075

8,8

Emilia – Romagna

1.242.906

1.674.667

2.917.573

8,3

Piemonte

1.249.890

1.408.607

2.658.497

7,6

Campania

1.292.974

1.314.751

2.607.725

7,4

Toscana

1.030.145

1.244.944

2.275.089

6,5

Sicilia

1.182.711

1.065.350

2.248.061

6,4

Puglia

1.046.452

994.343

2.040.795

5,8

Marche

438.813

496.524

935.337

2,7

Liguria

463.765

465.913

929.678

2,7

Calabria

513.131

403.655

916.786

2,6

Sardegna

450.847

420.370

871.217

2,5

Friuli -Venezia Giulia

355.058

425.645

780.703

2,2

Abruzzo

355.402

376.827

732.229

2,1

Trentino -Alto-Adige

276.755

442.975

719.730

2,1

Umbria

261.408

267.937

529.345

1,5

Basilicata

149.260

145.230

294.490

0,8

Molise

84.465

70.016

154.481

0,4

Valle d’Aosta

35.224

46.235

81.459

0,2

ITALIA

16.131.414

18.873.483

35.004.897

100

Nord Ovest

4.365.098

5.741.306

10.106.404

28,9

Nord Est

3.175.284

4.322.797

7.498.081

21,4

Centro

3.144.052

4.008.751

7.152.803

20,4

Mezzogiorno

5.075.242

4.790.542

9.865.784

28,2

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati INPS

Nota: il numero dei dipendenti è di fonte amministrativa e include i

dipendenti pubblici, quelli privati, i lavoratori agricoli e i domestici. La somma del

parziale delle Regioni non corrisponde al totale per la presenza di soggetti

che si trovano al di fuori dei confini nazionali. I dati si riferiscono al 2022.

Tab.3 – Stima del numero di percettori della tredicesima

(valori assoluti in unità – rank per n° totale di percettori)

Provincia

Pensionati
(numero)

(a)

Lavoratori

dipendenti
(numero)
(b)

Totale percettori
(a + b)

Numero

Distribuzione
%

Milano

1.027.859

1.886.677

2.914.536

8,3

Roma

1.014.310

1.624.640

2.638.950

7,5

Torino

630.863

754.799

1.385.662

4,0

Napoli

653.559

700.005

1.353.564

3,9

Bari

407.288

444.466

851.754

2,4

Brescia

318.036

448.151

766.187

2,2

Bologna

283.302

427.646

710.948

2,0

Bergamo

287.093

395.392

682.485

1,9

Firenze

270.807

400.871

671.678

1,9

Padova

243.169

349.495

592.664

1,7

Verona

238.573

349.629

588.202

1,7

Vicenza

229.907

328.020

557.927

1,6

Palermo

286.337

269.559

555.896

1,6

Treviso

228.829

321.076

549.905

1,6

Genova

253.804

276.489

530.293

1,5

Varese

244.720

274.981

519.701

1,5

Salerno

260.275

257.266

517.541

1,5

Venezia

226.795

285.043

511.838

1,5

Catania

244.013

252.902

496.915

1,4

Modena

193.991

287.436

481.427

1,4

Cagliari

211.233

213.104

424.337

1,2

Lecce

227.249

178.363

405.612

1,2

Caserta

195.679

203.819

399.498

1,1

Perugia

192.329

206.288

398.617

1,1

Cuneo

169.367

202.284

371.651

1,1

Prov. Aut. Bolzano

131.478

234.607

366.085

1,0

Prov. Aut. Trento

145.277

208.368

353.645

1,0

Como

161.180

184.760

345.940

1,0

Udine

158.044

180.385

338.429

1,0

Reggio Emilia

138.852

197.483

336.335

1,0

Cosenza

184.555

143.833

328.388

0,9

Messina

174.360

132.896

307.256

0,9

Pavia

154.350

145.620

299.970

0,9

Ancona

134.628

165.212

299.840

0,9

Parma

118.585

180.387

298.972

0,9

Foggia

151.034

144.591

295.625

0,8

Taranto

155.788

137.310

293.098

0,8

Latina

144.741

148.024

292.765

0,8

Reggio Calabria

149.646

111.710

261.356

0,7

Pisa

114.071

144.050

258.121

0,7

Forli’ Cesena

112.567

143.851

256.418

0,7

Alessandria

127.604

127.808

255.412

0,7

Sassari

131.087

123.186

254.273

0,7

Mantova

112.583

139.259

251.842

0,7

Ravenna

114.927

131.846

246.773

0,7

Frosinone

123.009

119.507

242.516

0,7

Lucca

108.964

119.257

228.221

0,7

Chieti

104.651

120.102

224.753

0,6

Novara

101.317

121.800

223.117

0,6

Pesaro e Urbino

100.898

121.884

222.782

0,6

Ascoli Piceno

112.088

110.044

222.132

0,6

Cremona

103.325

115.094

218.419

0,6

Arezzo

99.644

110.889

210.533

0,6

Ferrara

110.115

97.327

207.442

0,6

Lecco

96.320

108.508

204.828

0,6

Avellino

107.736

95.049

202.785

0,6

Pordenone

86.313

113.736

200.049

0,6

Brindisi

105.093

89.613

194.706

0,6

Potenza

100.139

93.280

193.419

0,6

Rimini

88.611

102.326

190.937

0,5

Macerata

91.199

99.384

190.583

0,5

Livorno

94.321

95.635

189.956

0,5

Piacenza

81.956

106.365

188.321

0,5

Trapani

105.396

80.580

185.976

0,5

Siracusa

93.343

87.919

181.262

0,5

Agrigento

105.063

73.027

178.090

0,5

Catanzaro

93.255

84.662

177.917

0,5

Teramo

84.778

88.820

173.598

0,5

Pescara

83.137

85.084

168.221

0,5

Siena

75.215

92.232

167.447

0,5

L’Aquila

82.836

82.821

165.657

0,5

Pistoia

83.339

77.495

160.834

0,5

Prato

62.483

98.326

160.809

0,5

Viterbo

86.711

72.163

158.874

0,5

Ragusa

73.235

85.118

158.353

0,5

Savona

85.718

71.068

156.786

0,4

Trieste

69.371

84.527

153.898

0,4

Rovigo

71.521

69.569

141.090

0,4

Belluno

61.771

76.678

138.449

0,4

Benevento

75.725

58.612

134.337

0,4

La Spezia

63.063

69.305

132.368

0,4

Terni

69.079

61.649

130.728

0,4

Grosseto

65.399

57.166

122.565

0,4

Lodi

58.432

64.000

122.432

0,3

Asti

62.536

56.860

119.396

0,3

Caltanissetta

60.655

53.729

114.384

0,3

Campobasso

60.337

51.346

111.683

0,3

Nuoro

60.523

50.987

111.510

0,3

Biella

58.674

52.616

111.290

0,3

Sondrio

52.321

58.109

110.430

0,3

Imperia

61.180

49.051

110.231

0,3

Massa Carrara

55.902

49.023

104.925

0,3

Vercelli

53.218

51.530

104.748

0,3

Matera

49.121

51.950

101.071

0,3

Gorizia

41.330

46.997

88.327

0,3

Verbano Cusio Ossola

46.311

40.910

87.221

0,2

Aosta

35.224

46.235

81.459

0,2

Oristano

48.004

33.093

81.097

0,2

Rieti

44.915

35.012

79.927

0,2

Crotone

42.414

34.140

76.554

0,2

Vibo Valentia

43.261

29.310

72.571

0,2

Enna

40.309

29.620

69.929

0,2

Isernia

24.128

18.670

42.798

0,1

Totale

16.131.414

18.873.483

35.004.897

100

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati INPS

Nota: il numero dei dipendenti è di fonte amministrativa e include i dipendenti

pubblici, quelli privati, i lavoratori agricoli e i domestici. La somma dei dati delle

singole Province non corrisponde al totale per la presenza di soggetti che si

trovano al di fuori dei confini nazionali. I dati si riferiscono al 2022.

1 I pensionati iniziano a incassarla dall’1 di dicembre. I lavoratori dipendenti, invece, nelle settimane successive e, tendenzialmente, entro il 25 dicembre.

2 Che, rispettivamente, la pagheranno ai dipendenti della PA e a quelli del settore privato.

3 Che la verserà ai pensionati.

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