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Tensione tra Anm e governo dopo le parole di Crosetto

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Tensione tra magistratura e governo dopo un’intervista del ministro della Difesa Crosetto. L’Anm: “Preoccupazione per gli attacchi”

Il momento è teso tra magistratura e governo. Pietra dello scandalo di oggi, l’intervista rilasciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto al Corriere della Sera, in cui parla , tra le altre cose, di “opposizione giudiziaria“, “vero pericolo per il governo”. Crosetto, dopo vari commenti di critica nei suoi confronti, è intervenuto con una nota, cui ne è seguita una dell’Associazione nazionale magistrati (Anm).

CROSETTO: “NESSUN ATTACCO ALLA MAGISTRATURA”

“Mi stupisco dello stupore suscitato dalla mia intervista al Corriere della Sera di oggi. Leggo commenti indignati di alcuni magistrati, come il Presidente dell’Anm Santalucia, che dice che loro ‘non fanno opposizione politica’, o dell’opposizione che sostiene che ‘minaccio’ i giudici. Curioso e surreale. Intanto perché tutto ho fatto tranne che minacciare o delegittimare qualcuno. Ma poi, davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte (non certo tutta, ripeto) della magistratura? Penso proprio di no- commenta il ministro-. E lo dico proprio nell’interesse della Magistratura e di un idea di Giustizia in cui credo fermamente. E veramente dopo quanto ha raccontato (non e mai smentito) Palamara, qualcuno si stupisce di un mio passaggio, peraltro incidentale, in una lunga intervista che verteva su altro? Ho fatto quel passaggio non superficialmente, non a cuor leggero, con l’amarezza di chi crede nelle istituzioni ed ha fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura e che quindi si sente indignato qualora fosse vero quanto gli è stato riferito. Tra l’altro, mi sono premurato anche di comunicare anche ad altri le notizie che mi erano state riferite (da persone credibili) e che ritenevo gravi, ove e se confermate. Ho visto che alcuni parlamentari, come Della Vedova, mi invitano anche a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto. Non ho qui null’altro da aggiungere, anche perché ho molte altre cose di cui occuparmi”.

LA NOTA DELL’ANM

“L’assemblea dell’ANM rinnova la sua forte preoccupazione per gli attacchi alla giurisdizione da parte di alcuni esponenti di governo in occasione dell’emissione dei primi provvedimenti applicativi della nuova legge in materia di protezione internazionale“. È quanto si legge nel documento
approvato dall’Assemblea, che prosegue: “I provvedimenti giurisdizionali possono essere certamente criticati per il loro contenuto e il loro percorso motivazionale, ma non è accettabile che vengano espressi giudizi sulla vita del magistrato che li ha emessi, ricostruendo con indagini mirate il suo passato”.

I magistrati continuano: “Va respinto con forza il tentativo di spostare l’attenzione dal contenuto giuridico del provvedimento alla persona del giudice che lo ha emesso. L’indipendenza della funzione giurisdizionale è il fondamento di una moderna democrazia liberale. Siamo consapevoli dell’importanza del tema dell’imparzialità della magistratura, oggetto del prossimo congresso e continueremo a richiedere alle altre istituzioni serietà, equilibrio e continenza al fine di garantire l’indipendenza della funzione giurisdizionale”.

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