Emis Killa commenta l’annullamento del concerto di Capodanno a Ladispoli: “Sono sconcertato”. Il rapper ribadisce sui social le sue ragioni su un brano finito nella bufera
Dopo giorni di polemiche, è stato annullato il concerto di Capodanno che Emis Killa avrebbe dovuto tenere a Ladispoli.
Il rapper è stato al centro del ciclone per alcune frasi contenute in “3 messaggi in segreteria”, brano del 2016 utilizzato come esempio per definire l’artista come interprete di “inni al femminicidio”. A nulla è bastata la spiegazione dello stesso 34enne, il quale aveva prontamente chiarito di raccontare una storia mettendosi nei panni dell’aggressore.
E oggi c’è solo la delusione. “Come mi sento?- scrive su Instagram- Sconcertato. Né triste né arrabbiato. Non comprendo davvero come nel 2023 ci sia apertura mentale per quasi tutto, propensione ad aggiornare la propria modalità di pensiero sulla maggior parte delle cose, ma non verso l’arte. Quello che è successo a me, è successo ad altri colleghi, più volte, magari per cause diverse, ma spinte dalla stessa chiusura. Vorrei solo che questo messaggio arrivasse ai responsabili e che si interrogassero un paio di punti”.
“Ora che avete fatto scoppiare la polemica- spiega- mezza Italia ne sta parlando e in moltissimi andranno ad ascoltarsi la canzone da voi incriminata. Se davvero pensate che quel testo sia un problema, la soluzione era forse metterci una lente di ingradimento sopra? Fortunatamente non avete ragione voi, altrimenti avreste lo stesso effetto (ai tempi voluto per via del proibizionismo) delle etichette sul retro dei wine bricks, dove scrivevamo cosa non fare assolutamente affinché il succo d’uva non diventasse vino”.
“ANCHE ESCLUDERE È VIOLENZA”
Poi il rapper ricorda: “Già in passato una nota associazione mi fece saltare un evento per via delle stesse dinamiche. Vorrei che codeste persone si chiedessero: questa non è forse violenza? Da delle menti così attente mi aspetto ci sia cognizione di tale parola e non ci si fermi alla becera comprensione della sola violenza in senso fisico. Alzare la voce è violenza. Bullizzare è violenza. Escludere è violenza. Tra le cause più combattute negli ultimi anni ci sono le ingiustizie dovute alle differenze di genere sul lavoro. Non permettermi di fare il mio non è forse la stessa cosa? Non mi pare si stia facendo un passo in avanti. E non mi pare ci sia inclusività nell’agire così”.
“IL RAP HA SALVATO E SALVA VITE, LA MIA INCLUSA”
E, infine, conclude: “Spero che quanto ho scritto sia spunto di riflessione e non un input per alimentare ulteriori polemiche. Sono felice se questo sarà utile per il mio ambiente e per i miei colleghi affinché da domani ci sia più consapevolezza riguardo al nostro genere musicale, che al contrario di quanto alcuni pensino, ha salvato e salva tutt’ora molte vite, la mia inclusa“.
LA COMUNICAZIONE FATTA DAL SINDACO DI LADISPOLI
Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, dal canto suo, ha spiegato che “la mia amministrazione è sempre stata attenta al tema della violenza di genere, sostenendo tutte le iniziative possibili per contrastare questo fenomeno, collaborando con le Forze dell’ordine e supportando le donne vittime di violenza e i minori coinvolti. Comprendo le ragioni di chi ha espresso contrarietà sul contenuto di alcuni testi, ma la nostra intenzione non è mai stata quella di veicolare messaggi sbagliati“.
E, infatti, il primo cittadino dà ragione ad Emis Killa: “I dubbi in questione derivano da incomprensioni proprio sul testo della canzone ‘Tre Messaggi in Segreteria’, brano di assoluta denuncia della violenza sulle donne dell’artista Emis Killa. Lo stesso Emis Killa ha chiarito la sua posizione, ricordando che la canzone è un mettersi dal punto di vista dell’aggressore per raccontare fatti che, purtroppo, accadano nella vita reale – già sette anni fa”.
Grando ha spiegato: “Noi vogliamo solo regalare ai nostri giovani la possibilità di assistere gratuitamente, in un clima di festa, ad un grande evento nella propria città”. La scelta, però, è stata drastica: “Nonostante l’artista si sia già esibito nella nostra città nel 2022, abbiamo deciso, di comune accordo con tutti i soggetti coinvolti, al fine di ristabilire un clima di serenità, di annullare la sua esibizione in programma la sera del 31 dicembre. Non appena possibile comunicheremo le variazioni alla scaletta dell’evento”.