Cervinia non cambia nome: dopo la polemica, il comune di Valtournenche e la Regione Valle d’Aosta tornano sui loro passi
Dopo il clamore mediatico e le polemiche, il comune di Valtournenche e la Regione Valle d’Aosta hanno deciso di fare dietrofront e non cambiare il nome di Cervinia in Le Breuil.
SI PUÒ MANTENERE BREUIL-CERVINIA, MA SERVE RICHIESTA DEL COMUNE
Sul cambio di toponimo di Breuil-Cervinia, che è diventato soltanto il Breuil perdendo il nome assegnato alle prime installazioni turistiche e ricettive negli anni ’30 del Novecento, ieri al Palazzo regionale di Aosta si è tenuto un incontro tra il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, che è anche prefetto, e la sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco. Al termine della riunione, Testolin spiega in una nota: “Si è convenuto come la Regione, nel rimanere in attesa della richiesta prospettata dal Comune in merito al riavvio dell’iter per la ridefinizione del toponimo da Le Breuil a Le Breuil-Cervinia, si rende disponibile fin da subito a lavorare per ogni valutazione utile ad accogliere la richiesta”.
CERVINIA CAMBIA NOME? FDI: BENE DIETROFRONT, MA VIGILEREMO
Breuil-Cervinia continuerà a chiamarsi Breuil-Cervinia, e Fratelli d’Italia della Valle d’Aosta esulta: “Siamo contenti del risultato, ma ora vigileremo su quanto sarà fatto“. “Apprendiamo con molto piacere la notizia che il Comune di Valtournenche, ma soprattutto la Regione Valle d’Aosta, sono disponibili a ritornare indietro da una decisione risultata non casuale che definire sbagliata è poco”. Per il coordinatore regionale di Fdi Vda, Alberto Zucchi, e il deputato Matteo Rosso, “Cervinia non è un nome del Ventennio o il nome italiano del Breuil, ma un nome che esprime la tradizione dell’accoglienza e del turismo italiano, un simbolo dell’orgoglio del nostro Paese. Siamo fieri da aver contribuito ad aver fermato questo scempio, ma ora non ci fermiamo e controlleremo che tutto vada a buon fine”.