Alopecia areata grave: conferme per baricitinib in una revisione della letteratura pubblicata sul Journal of Drugs in Dermatology
In una revisione della letteratura pubblicata sul Journal of Drugs in Dermatology (JDD) che ha valutato i risultati di due studi identici di fase III su baricitinib, l’inibitore orale della Janus chinasi 1/2 si è rivelato efficace, sicuro e relativamente tollerabile nel trattamento dell’alopecia areata grave.
Per valutare l’efficacia e la sicurezza di baricitinib per il trattamento dell’alopecia areata, gli autori Rohan Singh e Marcia Driscoll, entrambi della University of Maryland School of Medicine, hanno effettuato una revisione della letteratura prendendo in esame i due studi di fase III BRAVE-AA1 e BRAVE-AA2. «Obiettivo di questa analisi è valutare il meccanismo d’azione, la farmacocinetica, la farmacodinamica, l’efficacia e la sicurezza di baricitinib nel trattamento dell’alopecia areata» hanno scritto.
Baricitinib, un inibitore delle Janus chinasi (JAK) 1 e 2, è il primo e unico trattamento approvato dalla FDA e dall’Ema per gli adulti affetti da alopecia areata grave e da pochi giorni ha ottenuto la rimborsabilità in Italia in ambito ospedaliero. Prima della sua disponibilità il trattamento della malattia consisteva in gran parte in trattamenti off-label con efficacia variabile che comprendevano corticosteroidi topici, sistemici o intralesionali e agenti immunosoppressori.
Ricrescita dei capelli significativamente superiore al placebo
I due studi di fase III randomizzati, in doppio cieco, a gruppi paralleli e controllati con placebo hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di baricitinib negli adulti affetti da alopecia areata grave. Al basale tutti i pazienti avevano un punteggio di almeno 50 nel Severity of Alopecia Tool (SALT), corrispondente a una perdita di capelli di almeno il 50%. In totale rispettivamente 598 e 490 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere per via orale baricitinib 4 mg, baricitinib 2 mg o placebo una volta al giorno per 36 settimane.
In entrambi gli studi hanno mostrato una perdita di capelli inferiore al 20% entro la settimana 36 fino al 38,8% dei pazienti trattati con 4 mg di baricitinib e fino al 22,8% di quelli esposti alla dose da 2 mg, in confronto fino a solo il 6,2% del gruppo placebo (P<0,001).
Un numero maggiore di partecipanti trattati con 4 mg nel primo e nel secondo studio (rispettivamente 35,2% e 38,9%) ha ottenuto il successo Clinician-Reported Outcome (CRO) rispetto al placebo (4,4% e 5,5%, P<0,001 per entrambi).
Con la dose da 2 mg hanno ottenuto un successo CRO più elevato rispetto al gruppo placebo i pazienti nel trial BRAVE-AA1, mentre la differenza non era significativa in BRAVE-AA2. Nel complesso i soggetti trattati con 4 mg hanno ottenuto risultati clinicamente migliori rispetto a quelli sottoposti alla dose da 2 mg o al placebo.
Eventi avversi lievi o moderati riportati dai due studi
Come hanno riferito gli autori, i JAK inibitori sono noti per i loro eventi avversi potenzialmente gravi. Baricitinib viene fornito con avvertenze in black-box che includono il rischio di neoplasie, eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE), trombosi, infezioni gravi e mortalità. Tuttavia durante gli studi BRAVE non si sono verificati decessi e la maggior parte degli eventi avversi sono stati di natura da lieve a moderata.
Considerando tutti i dosaggi in entrambi gli studi, fino al 7,7% dei pazienti ha contratto un’infezione delle vie respiratorie superiori. Inoltre fino al 9% ha manifestato cefalea, il 7,5% rinofaringite, il 5,8% acne e il 7,7% infezioni del tratto urinario. Fino al 37,4% dei soggetti ha contratto una o più di queste infezioni.
Per quanto riguarda gli eventi avversi gravi, in entrambi i gruppi baricitinib si sono verificati un caso di MACE, un tumore maligno e tre casi di infezioni gravi, mentre nel gruppo placebo si è verificato un solo tumore maligno.
Gli autori hanno concluso che i JAK inibitori sono una classe di nuove terapie promettenti per il trattamento dell’alopecia areata e che baricitinib in particolare può essere considerato efficace e relativamente tollerabile nonostante quanto riportato nelle avvertenze. Ritengono che il farmaco possa rappresentare un’utile alternativa terapeutica nei pazienti con malattia resistente al trattamento, di lunga data, grave o estesa.
Referenze
Singh R, Driscoll MS. Review of Baricitinib in the Treatment of Alopecia Areata. J Drugs Dermatol. 2023;22(9):935-939.