La onlus si organizza per rispondere alle liste d’attesa con un nuovo centro per 50 bambini con autismo con un approccio multidisciplinare
Un bambino su 77, in Italia, ha un disturbo dello spettro autistico, che si manifesta con vari livelli di complessità e “ostacoli” nel condurre una vita autonoma in età adulta. E se da un lato si tratta di un dato in crescita, dall’altro i servizi pubblici hanno liste di attesa molto lunghe per la presa in carico di nuovi casi, tanto da sentire parlare sempre più spesso di una vera e propria “emergenza autismo”.
È in questo contesto che si inserisce l’impegno di L’abilità onlus, associazione che da 25 anni si prende cura dei bambini con disabilità, delle loro famiglie, della comunità in cui vivono, e che oggi inaugura a Milano il centro Le Piccole Case, il quinto centro della Onlus in città, questa volta con un focus innovativo sui disturbi dello spettro autistico.
Frutto di un intervento progettuale che ha riadattato con sensibilità gli antichi spazi di un palazzo seicentesco – La Senavra – trasformandolo in un centro accogliente e su misura per i bisogni di 50 bambini con autismo. Attraverso l’uso di colori, spazi insonorizzati e uso del legno, l’atmosfera è stata resa adeguata alle esigenze specifiche, garantendo un ambiente inclusivo e protetto. Le Piccole Case rappresenta una risposta concreta a una necessità, offrendo al territorio una realtà altamente specializzata, in grado di accogliere fino a 50 bambini.
“Le Piccole Case – spiega il direttore Carlo Riva – è un servizio innovativo: prendiamo in carico bambini subito dopo la diagnosi di autismo nel modello di intervento centrato sul Family Centered Care: il percorso riabilitativo personalizzato li accompagna verso l’adolescenza, coinvolgendo tutta la famiglia e la comunità relazionale. L’obiettivo condiviso è migliorare il benessere psicologico e quindi la qualità della quotidianità nonché gli outcome clinici partendo sempre dalla consapevolezza che l’autismo è una condizione di vita, non una patologia”.
“Ringrazio L’Abilità Onlus per il nuovo servizio cui dà vita con l’apertura del centro Le Piccole Case, segno che la collaborazione e il fare rete sono la chiave per affrontare le sfide del futuro e garantire alle persone con disabilità una migliore qualità di vita – spiega il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli -. C’è ancora molto cammino da fare, ma la strada che abbiamo scelto di intraprendere e che si concretizzerà nei prossimi mesi con il progetto di vita ci consentirà di dare risposte sempre più puntuali ai bisogni delle persone con disabilità e alle loro famiglie. Realtà altamente specializzate come queste del centro Le Piccole Case per i bambini con autismo sono fondamentali in tale percorso: assicurare assistenza ma soprattutto garantire benessere e accompagnare i bambini ad una vita il più possibile autonoma è la grande sfida che abbiamo davanti a noi e che possiamo vincere solo se uniamo le nostre forze”.
“Il progresso scientifico – dichiara l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé – ha fatto certamente emergere, in modo molto più importante rispetto al passato, la complessità che accompagna lo sviluppo di ogni bambino e ogni bambina, aiutando professionisti e famiglie a riconoscere sempre più precocemente i campanelli d’allarme per intervenire in modo tempestivo e supportare i più piccoli nel loro percorso di sviluppo. Dall’altro lato, ha moltiplicato gli strumenti di assistenza. Un sistema sanitario che voglia raggiungere l’eccellenza deve attrezzarsi per garantire l’accesso a questi strumenti a tutte le famiglie che ne hanno bisogno. Per questo, siamo felici del prezioso contributo che arriva da L’Abilità che, con l’inaugurazione di Le Piccole Case, mette a disposizione uno spazio gratuito o a prezzi calmierati per 50 bambini con disturbi dello spettro autistico, garantendo un’attenzione particolare alle peculiarità e alle necessità di ciascuno”.
Le Piccole Case
Il centro conta su un’equipe di professionisti strutturati all’interno di L’abilità onlus, come riferisce la fondatrice e direttrice generale, Laura Borghetto: “Da sempre abbiamo sostenuto la scelta di avvalerci di personale altamente specializzato per assicurare ai nostri bambini la miglior assistenza in continuità”. Nel centro opererà una equipe multidisciplinare altamente specializzata capace di ascoltare, sostenere e accogliere le esigenze di ciascun bambino, studiando un programma terapeutico-riabilitativo individuale che coinvolgerà famiglia, scuola e tutti gli ambienti in cui è inserito: ogni attività avrà lo scopo di aumentare la qualità della vita della persona con disabilità e dei suoi caregivers. La struttura è suddivisa in 10 aule-casette, da qui deriva il nome del centro “Le Piccole Case”, pensate e strutturate per accogliere i bambini in un ambiente adatto a garantire loro benessere grazie agli ambienti insonorizzati, allo studio dell’illuminazione e dei colori. Uno spazio curato, moderno e funzionale, affinché i bambini e le famiglie trovino un servizio dove anche la bellezza, è in grado di trasmettere energia e positività.
L’accesso al servizio è valutato dall’equipe sanitaria de Le Piccole Case in base all’età e al livello di sviluppo: per la fascia 2-6 anni si tratta di 6 interventi riabilitativi individuali alla settimana, mentre per i bambini sopra i 6 anni i trattamenti in piccolo gruppo vanno da 3-5 ore settimanali.
“Nella quotidianità – racconta Carlo Riva – ascoltiamo narrazioni diverse da parte dei genitori, degli insegnanti e dei terapisti perché non esiste un solo tipo di autismo, ma esistono gli autismi: ogni bambino ha le sue caratteristiche, i suoi punti di forza, le sue capacità e i suoi bisogni. Ascoltare questi bisogni del bambino e dei suoi genitori implica guardare meglio il disturbo dello spettro autistico, condividere obiettivi e modalità, crescere nella comunità in un nuovo equilibrio tra funzionamenti diversi e rispetto delle peculiarità del bambino”.
I posti nel nuovo centro Le Piccole case sono 50, e nel 2024 l’associazione conta di arrivare ad un totale di 180 bambini con disabilità presi in carico insieme alle loro famiglie nei servizi di L’abilità presenti a Milano, sostenuti anche grazie alla generosità di Fondazioni del territorio e grandi benefattori privati, che nel caso delle Piccole case hanno permesso l’assegnazione e la riqualificazione degli spazi e l’assunzione di personale stabile che può dare continuità alla presa in carico. “Grazie alla generosità e alla visione filantropica di queste realtà – conclude Laura Borghetto – vogliamo assicurare la gratuità d’accesso al Centro a 10 bambini e mantenere un contributo pari al 30% del costo di presa in carico alle restanti 40 famiglie: con questo obiettivo prosegue la raccolta di fondi per Le piccole case. Nel contempo vogliamo appellarci alla Regione Lombardia perché il centro possa accogliere in un prossimo futuro bambini senza alcun aggravio per le famiglie, ma a carico del Servizio Sanitario Regionale. Il privato sociale può fare molto, ma l’accesso alla riabilitazione dei bambini con autismo è un diritto che il pubblico deve impegnarsi a garantire in modo universale”.