Il miglior pandoro del supermercato? Ecco la classifica di Altroconsumo tra dieci in vendita al supermercato e al discount
Pandoro buono e anticrisi? C’è e si trova al supermercato. Ad aiutarci nella scelta è il servizio per i consumatori Altroconsumo che ne ha messi alla prova dieci classici fra quelli più venduti al supermercato, all’ipermercato e al discount, includendo le marche più importanti. Tutti i pandori, appena usciti sul mercato, sono stati sottoposti al giudizio (severo) degli esperti e dei consumatori. Chi ha vinto? Quello che ha superato tutte le prove di laboratorio e gli assaggi dei pasticceri e dei normali consumatori che hanno valutato l’aspetto, esterno e interno, l’aroma e il gusto dei pandori.
Come per il panettone anche per il pandoro le leggende si rincorrono nella storia: la più accreditata è che il pandoro sia un dolce della Repubblica Veneziana del 1500 che veniva ricoperto con sottili foglie d’oro chiamato per questo ‘pan de oro’. Ma la nascita commerciale del pandoro ha una data certa: il 4 ottobre 1884 quando il pasticcere veronese Domenico Melegatti (dell’omonima industria dolciaria) presentò il brevetto di un dolce natalizio al Ministero di Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia. Il dolce morbido e dal caratteristico corpo a forma di stella a otto punte, era opera dell’artista Angelo Dall’Oca Bianca, pittore impressionista.
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LE REGOLE PER UN PANDORO ‘AD HOC’
“Il pandoro è un prodotto vincolato a regole stabilite nel 2005 da un decreto interministeriale che ne tutela la qualità- scrive Altroconsumo-. Si può chiamare Pandoro solo il prodotto ottenuto con ingredienti specifici. In particolare, non è ammesso nella produzione del Pandoro l’uso di materie grasse diverse dal burro (e dal burro di cacao), l’impasto deve contenere una certa quantità di tuorlo d’uovo e il lievito deve essere naturale, ottenuto dalla lavorazione precedente, per dare il tipico sapore leggermente acido all’impasto. Può capitare nei negozi di trovare anche dolci fac-simile: spesso le scatole delle imitazioni mostrano comunque le immagini di un dolce dalla forma simile, ma in realtà questi prodotti dolciari non contengono gli ingredienti obbligatori per legge nel pandoro: al posto del burro, per esempio, possono esserci grassi di minor pregio; al posto delle uova o dei tuorli freschi, prodotti in polvere. In laboratorio, dunque, abbiamo verificato che i pandori contenessero gli ingredienti giusti e nelle giuste quantità. Nessun problema è emerso da queste prove: il peso è risultato conforme a quanto dichiarato in etichetta in tutti i casi, fatta eccezione per Maina e Favorina (Lidl); la quantità di uova e di burro utilizzate per l’impasto rispettavano in tutti i casi i limiti di legge, anche se nella maggior parte dei prodotti non si andava molto al di là del quantitativo minimo del 20% per il burro”.
LA CLASSIFICA
Ma qual è la migliore marca di pandoro che si può acquistare in un normale supermercato o al discount? Nella prova di assaggio i pasticceri hanno premiato soprattutto il pandoro Conad, mentre non hanno apprezzato Melegatti e Favorina (Lidl), penalizzati soprattutto per aroma e gusto.
Ecco la classifica: il test 2023 di Altroconsumo ha premiato anche quest’anno con il titolo di Migliore del Test il magnifico Pandoro Tre Marie (1 kg, prezzo medio 13,09 euro al kg): all’assaggio ha soddisfatto sia gli esperti pasticceri sia i consumatori. Nella classifica al secondo posto svetta anche un dolce di una catena di distribuzione: si tratta del Pandoro Conad (1 kg, prezzo medio 4,23 euro al kg) che ha ottenuto ottimi giudizi nella maggior parte delle verifiche di laboratorio ed è piaciuto molto all’assaggio dei pasticceri. Terzo in classifica il pandoro Bauli. A seguire Paluani, Carrefour extra Pandoro, Melegatti, Loison, Balocco, Maina e ultimo in classifica Favorina.