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A Lampedusa nuovi strumentai per la rilevazione di inquinanti atmosferici

La stazione ENEA di Lampedusa monitora il ciclo del carbonio

Nell’ambito dello Stakeholder workshop del progetto europeo “Ianos” svolto presso la sede dell’Area Marina Protetta Isole Pelagie sull’isola di Lampedusa, è stato inaugurato il nuovo sito Cnr-Enea nel quadro del protocollo EMEP (European Monitoring and Evaluation Programme), che stabilisce i principi generali della cooperazione internazionale sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero con l’Italia tra i primi Paesi firmatari.

La nuova strumentazione installata dal personale dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr (Cnr-Iia) presso la Stazione di Osservazioni Climatiche Enea “Roberto Sarao” di Lampedusa, andrà ad integrare quella preesistente, fornendo ulteriori dati di qualità dell’aria, utili per meglio descrivere gli aspetti principali della chimica troposferica, valutare le concentrazioni delle polveri atmosferiche e la presenza di composti acidificanti e eutrofizzanti e metalli pesanti.

Il Protocollo EMEP, adottato a Ginevra nel 1984 dall’Organo Esecutivo della Convenzione LRTAP (Long Range Transboundary Air Pollution), rappresenta uno strumento utile a coordinare e finanziare la raccolta di dati e informazioni indispensabili per l’individuazione delle strategie più idonee a ridurre con efficacia i livelli dei principali inquinanti atmosferici a livello continentale.

Con il prezioso contributo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il quale il Cnr-Iia ha stipulato nel 2021 l’Accordo di Collaborazione per il potenziamento della rete EMEP in Italia, il nostro Paese disporrà di una rete di monitoraggio rinnovata ed ampliata, che fornirà nuovi dati integrati di qualità dell’aria sul territorio dell’area EMEP e una base conoscitiva di maggiore qualità in merito alle sorgenti di emissione degli inquinanti atmosferici e alla loro dispersione.

Il nuovo sito rappresenta l’avvio di una nuova collaborazione tra il Cnr-Iia e il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA con l’obiettivo di effettuare esperienze ad elevato contenuto scientifico e tecnologico e di facilitare il networking tra istituzioni per la raccolta ed elaborazione di dati sulla qualità dell’aria. Inoltre, il sito si prefigura come un avamposto strategico all’interno del network EMEP in considerazione dell’elevato valore scientifico rappresentato da dati provenienti da un sito ubicato in una posizione remota nel Mediterraneo lontano da sorgenti antropiche, e quindi ideale per lo studio del trasporto su lunghe distanze degli inquinanti in un sito di fondo

Il direttore del Cnr-Iia Francesco Petracchini ha dichiarato che “l’integrazione della rete consentirà di disporre di dati di qualità dell’aria essenziali per arricchire la valutazione dei fenomeni di trasporto degli inquinanti sul nostro territorio e supportare le politiche di miglioramento della qualità dell’aria. È per questi motivi che il Cnr-Iia ha deciso di investire sul rilancio delle attività del Programma EMEP, agendo sia in direzione di un ampliamento e rafforzamento della rete nazionale, sia verso il recupero di una gestione più coordinata delle attività nazionali, potenziando il confronto con le altre realtà che partecipano, a vario titolo, al programma di monitoraggio”.

Riguardo alla partecipazione di ENEA al nuovo sito EMEP di Lampedusa, la responsabile della Divisione “Protezione del Territorio e del Capitale Naturale” Giovanna Armiento ha aggiunto: “L’ENEA da oltre 25 anni è presente a Lampedusa con la Stazione di Osservazioni climatiche che contribuisce alle principali reti osservative mondiali ed europee ed è divenuta un punto di riferimento internazionale per lo studio dell’evoluzione del clima e delle sue variabili essenziali”, sottolinea Giovanna Armiento. “In questo contesto la realizzazione della nuova infrastruttura EMEP e la collaborazione con il Cnr consentirà all’ENEA di ampliare ulteriormente le rilevazioni già messe a disposizione della comunità scientifica, come quelle relative a particolato atmosferico, concentrazione di alcuni gas serra e caratteristiche delle precipitazioni. In questo modo verrà rafforzato l’impegno sulle tematiche della qualità dell’aria e consolidate le attività legate al monitoraggio degli inquinanti atmosferici a livello nazionale, contribuendo così a potenziare il ruolo del Paese nelle reti di misura europee”.

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