A “Paradisi da salvare” su Rai 5 la foresta pluviale di Daintree


La foresta pluviale di Daintree, nel nord-est dell’Australia, è la più antica del mondo: la racconta “Paradisi da salvare” su Rai 5

rai 5 chigiana

Con 125 milioni di anni, la foresta pluviale di Daintree, nel nord-est dell’Australia, è la più antica del mondo. Laboratorio di evoluzione, è popolata da animali unici come i casuari dall’elmo, i canguri arboricoli, gli uccelli del paradiso Victoria e persino enormi coccodrilli d’acqua salata. Lo racconta il doc “Daintree, l’Australia delle origini”, in onda domenica 17 dicembre alle 21.15 in prima visione su Rai 5. Qui ogni animale riveste un ruolo fondamentale per la “rigenerazione” di alberi e piante e per l’equilibrio tra le specie. Ma cosa ancora più sorprendente, questo sito, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con la sua eccezionale biodiversità, fornisce i nutrienti essenziali all’ecosistema marino più ricco del pianeta: la Grande Barriera Corallina.

A ciò si aggiunge il ruolo cruciale di alcune specie marine, come i pesci pagliaccio, impegnati nella preservazione della stessa Barriera.

Daintree resta tuttavia fragile. Il canguro arboricolo e il casuario dall’elmo, ad esempio, sono minacciati dal disboscamento, dalla frammentazione del loro habitat e dalla deforestazione, a vantaggio della coltivazione della canna da zucchero che contribuisce peraltro all’inquinamento dei fiumi.

Alcune specie di alberi, inoltre, iniziano a patire a causa dei cambiamenti climatici.
Gli scienziati, grazie a una gru, hanno deciso di lavorare direttamente nel cuore della foresta, al fine di comprendere meglio le strategie da mettere in campo per salvaguardare questo bene prezioso. E i cittadini, raggruppati in associazioni, stanno pian piano acquistando appezzamenti di terreno e ripiantando massicciamente gli alberi per riportare questo gioiello alla sua dimensione originaria.

Infine, il riscaldamento degli oceani minaccia l’ecosistema della Grande Barriera Corallina, la cui biodiversità ha impiegato milioni di anni per svilupparsi. Come misura preventiva, gli scienziati hanno creato un’enorme banca di coralli per preservarne la diversità genetica.