Vidofludimus calcio si è dimostrato efficace in fase 2 nel ridurre il danno nervoso nella sclerosi multipla recidivante-refrattaria
Secondo una nuova analisi dei dati dello studio clinico EMPhASIS di fase 2, presentati al 9° incontro congiunto ECTRIMS-ACTRIMS tenutosi a Milano, sei mesi di trattamento con la terapia orale sperimentale vidofludimus calcio (IMU-838) hanno portato a riduzioni significative delle catene leggere del neurofilamento (NfL), marker di danno nervoso, in persone con sclerosi multipla (SM) recidivante-remittente (RRMS).
I dati precedenti indicavano che la terapia riduceva significativamente le lesioni e portava a bassi tassi di recidive e progressione della disabilità.
Vidofludimus calcio – ha ricordato Robert J. Fox, neurologo presso la Cleveland Clinic e primo autore dello studio – è progettato per ridurre l’infiammazione che guida la SM, bloccando l’attività della diidroorotato deidrogenasi (DHODH), proteina delle cellule immunitarie. La terapia può svolgere effetti di protezione dei nervi attivando una proteina nervosa chiamata Nurr1, suggeriscono dati recenti.
Effetto sulle catene leggere del neurofilamento
Lo studio EMPhASIS ha testato vidofludimus calcio rispetto a un placebo in 268 persone con RRMS. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 10, 30 o 45 mg di vidofludimus calcio o un placebo per via orale una volta al giorno per 24 settimane, o circa sei mesi.
Le due dosi più alte testate hanno portato a una marcata riduzione dell’attività della SM alle scansioni di risonanza magnetica (MRI) cerebrale, con i pazienti che assumevano la terapia che avevano almeno il 70% in meno di lesioni rispetto a quelli che assumevano un placebo. Anche la percentuale di pazienti con progressione della disabilità confermata lungo i sei mesi dello studio è stata circa due volte inferiore con vidofludimus calcio (1,6% vs. 3,7%).
Visti i recenti dati secondo cui vidofludimus può avere effetti protettivi sui nervi, i ricercatori hanno esaminato i dati EMPhASIS per vedere come ha influenzato i livelli di NfL, un marcatore ben consolidato di danno nervoso.
«Questa è una nuova analisi dei dati di NfL basati sul nostro studio di fase 2 EMPhASIS sul vidofludimus calcio nella RRMS, alla luce del meccanismo supplementare del farmaco recentemente scoperto di attivazione di Nurr1, un noto bersaglio neuroprotettivo» ha detto Andreas Muehler, chief medical officer di Immunic, azienda sviluppatrice del farmaco.
«I neurofilamenti sono proteine neuronali altamente specifiche che, durante il danno neuronale, rilasciano diversi peptidi nel liquido cerebrospinale e sono alla fine misurabili nel sangue. È stato riscontrato che elevate concentrazioni ematiche di NfL sono correlate a un aumento del numero di recidive e di attività della malattia MRI nei pazienti con SM» ha aggiunto.
Tra coloro ai quali sono stati somministrati 30 o 45 mg di vidofludimus calcio, i livelli medi di NfL sono diminuiti del 3% dopo sei settimane e del 19% dopo sei mesi. I livelli medi sono aumentati del 2,5% a sei settimane e del 7% a sei mesi in quelli ai quali è stato somministrato un placebo.
I ricercatori hanno anche analizzato i dati di pazienti che non avevano alcuna evidenza di attività infiammatoria della SM – cioè, che non vi erano lesioni nuove o in allargamento e nessuna ricaduta – durante lo studio per vedere se il farmaco preveniva il danno alle cellule nervose riducendo l’attività infiammatoria o con altri meccanismi.
«L’analisi ha definito una sottopopolazione di questo studio in cui l’infiammazione focale non ha svolto un ruolo durante il periodo di studio in doppio cieco» ha detto Muehler.
In questo gruppo, i livelli medi di NfL sono diminuiti del 3% nei pazienti trattati con vidofludimus calcio e del 9% in quelli trattati con placebo a sei settimane. A sei mesi, la riduzione media dei livelli di NfL è stata del 18% con il trattamento attivo e del 13,5% con un placebo.
La neuroprotezione, oltre l’azione antinfiammatoria locale
Nelle analisi successive, i ricercatori hanno confrontato i livelli di NfL dalla sesta settimana dello studio fino alla fine dello studio per cercare di spiegare l’effetto placebo abbastanza forte che si era osservato nelle prime settimane. In questa analisi, i livelli di NfL sono diminuiti del 16% nei pazienti senza attività in trattamento e dell’1% in quelli trattati con placebo. Risultati simili sono stati osservati nella popolazione generale.
«Sia nella popolazione complessiva dello studio che tra i soggetti senza attività della SM durante lo studio, dosi di vidofludimus calcio da 30 mg e 45 mg suggeriscono un potenziale beneficio nella riduzione di NfL rispetto al placebo» hanno detto i ricercatori.
«La differenza persistente, molto simile alla popolazione complessiva dello studio, in termini di NfL sierico per vidofludimus calcio rispetto al placebo tra i pazienti con infiammazione non attiva suggerisce che il vidofludimus calcio possa avere un effetto biologicamente rilevante al di là delle sue note proprietà antinfiammatorie focali» ha detto Muehler.
Ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità
Una recente analisi dei dati a lungo termine di EMPhASIS ha mostrato che vidofludimus calcio è stato generalmente ben tollerato fino a quattro anni. Secondo Immunic, i dati finora suggeriscono che il trattamento ha un «profilo di sicurezza e tollerabilità senza precedenti».
«L’osservazione nel nostro studio EMPhASIS che vidofludimus calcio mostra un miglioramento significativo di NfL sierico anche in una popolazione di pazienti con SM non attiva è molto incoraggiante, in quanto suggerisce che il farmaco può anche essere attivo in assenza di infiammazione, supportando ulteriormente un potenziale ruolo nella neuroprotezione» ha dichiarato in un comunicato stampa dell’azienda Daniel Vitt, amministratore delegato e presidente di Immunic. «Riteniamo che questi effetti possano essere correlati alla potente attivazione di Nurr1 di vidofludimus calcio».
Immunic sta sponsorizzando due studi di fase 3 identici chiamati ENSURE-1 e ENSURE-2 per verificare ulteriormente l’efficacia di vidofludimus calcio in persone con tipi recidivanti di SM, tra cui RRMS e SM secondariamente progressiva (SPMS). I pazienti vengono reclutati in centri di tutto il mondo.
Immunic sta anche conducendo uno studio di fase 2 chiamato CALIPER per testare vidofludimus calcio rispetto a un placebo in persone con SM primariamente progressiva (PPMS), che non hanno avuto ricadute recenti. CALLIPER ha terminato le iscrizioni quest’estate e i dati top-line sono attesi per il 2025.
Fonte:
Fox RJ, Wolf C, Ondruš M, et al. Reduction in Neurofilament Light Chain by Vidofludimus Calcium: The EMPHASIS Study. ECTRIMS-ACTRIMS 2023, Milano. Abstract n.1290/P1390. leggi