Dalle radici del pomodoro un antimicotico naturale


Isolata dalla radice delle piante di pomodoro una coltura di microrganismi che hanno la funzione di difendere le colture da infezioni della pianta

Serre hi-tech e sostenibili per produrre pomodori italiani tutto l’anno: il progetto Fri-El Green House nell'area industriale di Ostellato (Ferrara)

Un team eterogeneo di sei ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università del Sacro Cuore della sede di Piacenza ha isolato dalla radice delle piante di pomodoro una coltura di microrganismi che hanno la funzione di difendere le colture da infezioni della pianta. Il coordinatore del gruppo di ricerca, il professor Edoardo Puglisi, ricorda che i microrganismi hanno una fondamentale importanza per la sicurezza alimentare perché riducono lo sviluppo di funghi di genere Alternaria. Questi funghi hanno la caratteristica di produrre micotossine nocive per l’uomo e sono, al momento, in fase di regolamentazione da parte dell’Unione Europea. Questa tipologia di fungo è l’artefice di perdite di produzione del raccolto che sfiora l’80%. È la principale causa dell’uso ingente di pesticidi in questa coltura.

La riduzione dei pesticidi grazie all’utilizzo di questi microorganismi “protettivi” può arrivare a coprire il 50%. Questo dato è frutto della ricerca in cui è stata ridotta del 50% la dose di fungicidi e sono state utilizzate le colture di batteri. Il risultato ottenuto garantisce la stessa produzione delle colture paragonabili a quelle in cui è stato applicato esclusivamente l’utilizzo di pesticidi. Questa scoperta porterebbe dei vantaggi sia da un punto di vista economico che ambientale. Le sementi delle piante potrebbero essere trattate una sola volta per renderle protette dai funghi e non porre più in essere trattamenti contro funghi fino al momento del raccolto dimezzando le dosi di sostanze chimiche. Questo processo abbasserebbe i costi e porterebbe ad una maggiore produttività, un minor utilizzo di agenti chimici e una maggiore sicurezza per l’essere umano che consuma il frutto del pomodoro anche crudo. Il nuovo step della ricerca è quello di comprendere come questi batteri siano in grado di inibire la produzione di micotossine.La volontà dei ricercatori è iniziare la sperimentazione per ampliare l’applicazione anche su altre piante e su altri agenti patogeni.