Virus Chikungunya: l’agenzia statunitense Fda ha approvato il primo vaccino Ixchiq contro la malattia trasmessa dalle zanzare infette
Le autorità statunitensi hanno approvato il primo vaccino contro il virus Chikungunya. Con una nota ufficiale la Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo statunitense per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha dichiarato che il vaccino Ixchiq sarà disponibile per soggetti di età pari o superiore a 18 anni che presentano un rischio maggiore di esposizione al virus.
CHE COS’È IL VIRUS CHIKUNGUNYA E COME SI TRASMETTE
La Chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori articolari, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette. Come riporta la Fda, sono almeno 5 milioni i casi di infezione segnalati negli ultimi 15 anni a livello globale. Vettore del virus è la zanzara femmina appartenente al genere Aedes, come Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la zanzara tigre). Il periodo di incubazione va dai 2 ai 12 giorni.
Il termine Chikungunya significa “ciò che si piega” nella lingua makonde dell’Africa orientale, e descrive la postura delle sue vittime, piegate per i forti dolori articolari. Altri sintomi comuni includono febbre, dolore muscolare, mal di testa, nausea, stanchezza e rash cutaneo. I dolori articolari possono essere molto debilitanti, e in alcuni casi persistono anche per mesi, o addirittura anni.
LA CHIKUNGUNYA IN ITALIA
Sono stati segnalati diversi casi di Chikungunya in Italia. Nel 2017 si svilupparono diversi focolai, in particolare nel Lazio, con i Comuni di Anzio, Roma e Latina, e in Calabria, con il Comune di Guardavalle Marina. Come riporta l’Iss (Istituto superiore di sanità) nel 2023 i casi segnalati sono stati 7 su tutto il territorio.
IL VACCINO
Il vaccino Ixchiq, come spiega la Fda, contiene una versione viva e indebolita del virus Chikungunya e può causare sintomi simili a quelli sperimentati dalle persone affette dalla malattia. Sviluppato dalla casa farmaceutica europea Valneva, la sua sicurezza è stata valutata in due studi clinici condotti in Nord America. Gli effetti collaterali più comunemente riportati dai soggetti vaccinati sono stati mal di testa, affaticamento, dolore muscolare, dolore articolare, febbre, nausea e dolore nel sito di iniezione.