Maestro di una scuola elementare positivo al vaiolo delle scimmie: il caso a Capriolo, comune in provincia di Brescia. Il docente è a casa in isolamento ma sta bene
A Capriolo, comune in provincia di Brescia, si registra un caso di vaiolo delle scimmie. A risultare positivo al virus è un insegnante di una scuola elementare, in casa da diversi giorni in isolamento ma privo di sintomi di particolare gravità.
La locale Agenzia di tutela della salute ha subito inviato una lettera ai genitori degli alunni del maestro, considerati contatti a basso rischio. Dai primi accertamenti nessun bambino risulta positivo al monkeypox ma per una maggiore tranquillità l’Ats lombarda ha consigliato di controllare la comparsa di eventuali sintomi sui piccoli fino al prossimo 2 gennaio.
Secondo quanto si legge sul portale dell’Istituto superiore di sanità, il vaiolo delle scimmie, in inglese ‘Mpox’, è una malattia infettiva zoonotica causata dal virus monkeypox (Mpxv) e identificata per la prima volta nel 1970 nei villaggi rurali delle zone delle foreste pluviali dell’Africa centrale e occidentale.
Con l’eradicazione del vaiolo nel 1980 e la successiva cessazione della vaccinazione antivaiolosa, l’Mpox è emerso come il più importante Orthopoxvirus per quanto riguarda il possibile impatto sulla salute pubblica.
Il vaiolo delle scimmie, ricorda l’Iss, è endemico in Africa centrale e occidentale, dove sono regolarmente segnalati dei focolai, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc, ex Zaire). Nei Paesi endemici la trasmissione avviene prevalentemente da animale a uomo.
Il 23 luglio 2022 l’Oms ha dichiarato l’Mpox ‘Emergenza di salute pubblica internazionale’ e l’epidemia ha costituito una emergenza di salute pubblica internazionale fino all’11 maggio 2023.
LA TRASMISSIONE DEL VIRUS
La trasmissione del virus avviene prevalentemente da animale a uomo, attraverso il contatto diretto con animali infetti, mentre la trasmissione da persona a persona avviene attraverso il contatto stretto e prolungato con una persona sintomatica. Per contatto stretto, precisa l’Iss, si intende un contatto prolungato faccia a faccia, pelle a pelle, bocca a bocca o bocca a pelle. L’Mpox può inoltre essere trasmesso tramite oggetti contaminati, come lenzuola, asciugamani, indumenti, dispositivi elettronici e superfici toccati da una persona infetta.
SEGNI E SINTOMI
Il ministero della Salute evidenzia segni e sintomi del virus: per la maggior parte delle persone, Mpox è una malattia lieve-moderata e autolimitante. La malattia spesso si manifesta con febbre, sonnolenza, mialgia, astenia, cefalea e linfonodi ingrossati.
Predominano le lesioni ano-genitali, seguono tronco, braccia e gambe, viso e palmi delle mani e dei piedi. Le lesioni cutanee non seguono una distribuzione precisa e l’eruzione è asincrona, con lesioni in diversa fase di evoluzione, presenti contemporaneamente. I palmi delle mani e le piante dei piedi sono coinvolti nei casi di eruzione cutanea disseminata.
Le lesioni cutanee, da poche unità fino a centinaia, spesso si presentano dapprima come macule, poi si evolvono in papule, vescicole e pustole, talvolta con aspetto depresso, e croste, che successivamente cadono, mettendo fine al periodo di contagiosità