“Esposito Gabriele, portaparola” scritto e diretto da Giorgio Serafini Prosperi in scena dal 27 al 30 dicembre al Teatro Tor Bella Monaca
“Esposito Gabriele, portaparola”, produzione I due della città del sole, è in scena al TBM da mercoledì 27 a sabato 30 dicembre. Giorgio Serafini Prosperi firma testo e regia, e Carlo di Maio interpreta il monologo. Nel paesino amalfitanto di Tramonti la giovanissima Maria resta incinta mentre il suo fidanzato e promesso sposo, Giuseppe, si trova in Germania a lavorare. Giuseppe e Maria fanno parte di due famiglie che da decenni sono in contrasto per motivi territoriali e l’unione fra i due ragazzi, nelle intenzioni dei capi famiglia, sarebbe dovuta servire proprio per arrivare a una sofferta pacificazione. Una volta che la notizia della gravidanza di Maria si diffonde, subito, nella piccola comunità paesana, si grida allo scandalo, mentre la ragazza, candidamente, sostiene di aver ricevuto la visita dell’angelo Gabriele e di essere rimasta incinta per “volontà divina”. Nessuno le crede, ovviamente, e tra una visita ginecologica che dovrebbe sancirne l’illibatezza, alla quale la ragazza rifiuta di sottoporsi, e uno scambio di ferocissime accuse reciproche tra le parti in causa, ci si risolve ad avvisare il promesso sposo del misfatto. A tirare le fila del racconto è Gabriele Esposito, considerato una specie di scemo del villaggio, che si è auto nominato postino privato e che arrabatta per vivere portando ambasciate, facendo da paciere nelle piccole liti di paese e consegnando biglietti d’amore segreti, e che da sempre sostiene di essere un Angelo del Signore. L’angelo Gabriele avrà un bel daffare a cercare di comporre questa nuova disputa tra le famiglie di Giuseppe e di Maria, che rischia, prima ancora che il ragazzo arrivi in paese per difendere il suo onore, di finire addirittura in tragedia. Oltretutto, nella sua apparentemente delirante visione della realtà, l’angelo ci rivela che dovrà compiere questa missione per guadagnarsi l’accesso alla schiera più alta del Paradiso, diventando finalmente un Arcangelo. Quando Giuseppe arriva in paese tutto sembra volgere al peggio, ma, inaspettatamente, crede alla storia di Maria e annuncia che la sposerà comunque. Il che dà adito a tutta un’altra serie di equivoci e di problemi. “Esposito Gabriele, portaparola” è una parabola sull’Amore giocata coi toni della commedia, che omaggia il Frank Capra di “La vita è meravigliosa”, e che trae ispirazione dal bellissimo “Il miracolo”, di Renzo Rossellini (sceneggiatura di Fellini) con Anna Magnani. Assistente alla regia: Roberto Fiorentino; Costumi ed elementi scenici: Melissa De Vincenzo; Logica e produzione: Laura Cuomo