Sulla linea faentina, nella tratta tra Faenza e Marradi, tornano a circolare i treni. Il Sistema di Allertamento Nazionale Frane monitora l’infrastruttura ferroviaria in caso di dissesto idrogeologico
Una sorvegliata speciale la linea faentina, dove – nella tratta tra Faenza e Marradi – i treni torneranno a circolare dal 27 dicembre. La linea, interrotta da maggio per la presenza di oltre 250 frane attive nelle aree limitrofe, verrà riaperta anche grazie a un nuovo sistema realizzato insieme al CNR IRPI: il SANF – Sistema di Allertamento Nazionale Frane.
Le frane sono fenomeni diffusi che causano vittime e danni ingenti, interessando anche le linee ferroviarie, e il cambiamento climatico in atto ne ha rafforzato la frequenza su tutto il territorio italiano. Proprio per questo, RFI, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, e il CNR IRPI hanno perfezionato una procedura di allertamento ad hoc per la linea Faentina che prevede l’utilizzo del sistema SANF per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e prevenire disagi alla circolazione dei treni.
Un sistema che si integra con la sensoristica diffusa sul territorio – con gli oltre 2600 pluviometri del Dipartimento della Protezione Civile – e che permette di calcolare la probabilità di innesco di frane causate dalle forti precipitazioni.
I rilevamenti avvengono ogni ora, il sistema genera degli alert in base alle misure e alle previsioni di pioggia, utilizzando le caratteristiche territoriali che interessano il tracciato ferroviario e che tengono conto della propensione al dissesto del territorio nell’intorno dell’infrastruttura ferroviaria. Il raggiungimento delle soglie di allarme mette in moto la Sala Operativa di RFI e le fasi di interruzione della circolazione dei treni.
I treni torneranno quindi a circolare sulla linea dopo i sopralluoghi effettuati da parte del personale specializzato di RFI e il conseguente nullaosta alla ripresa della circolazione ferroviaria, in assenza di allerte meteo diramate.