“Jarabi. Nascere, morire, amare: come ritrovare il filo della vita” di Giuseppe Cloza ci guida attraverso il mistero più grande della nostra esistenza
Questo libro ti porta per mano attraverso il mistero più grande della nostra esistenza: quello di vita e morte. Un mistero a cui tutti ci possiamo aprire. Qui ci sono le istruzioni per non avere paura. Per non sentirci persi e disperati quando restiamo soli o al pensiero di dovercene andare. Per ritrovare il filo della vita, afferrarne il senso. Provare un sentimento di liberazione che ci consenta di attraversare le tempeste con una forza e una pace interiore che pensavamo impossibili. Per raggiungere una consapevolezza nuova, vivere il presente con occhi diversi, e trovare una luce che illumina, alleggerisce e rasserena.
Giuseppe Cloza, nato nel 1965, ha incontrato il Buddismo all’età di 16 anni. Una scoperta che gli ha cambiato la vita. Nel frattempo si è dedicato anche alla sua professione di consulente finanziario, da cui sono nati, fra gli altri, i libri Banca Bassotti e Bassa finanza. Come difendere i propri risparmi e scoprire di chi fidarsi.
Dalla sua esperienza diretta è nato anche il libro My Covid. Come ho imparato a sperare nel futuro e vivere meglio il presente.
Tutti i suoi libri sono accomunati dal desiderio di spiegare argomenti difficili in modo semplice e leggero per dare un aiuto concreto.
Da questo desiderio sono nati i best seller Felicità in questo mondo (tradotto anche in spagnolo), Lifefulness. La pienezza della vita attraverso il Buddismo (tradotto anche in inglese), Myò. Il senso meraviglioso della vita.
Nel 2023 esce Jarabi. Nascere, morire, amare. Come ritrovare il filo della vita, il libro che aiuta ad affrontare la paura della morte e la sofferenza del lutto, per vivere meglio nel quotidiano.
Giuseppe Cloza vive a Firenze ed è sposato da oltre venti anni con una stupenda donna africana, dotata dell’infinita saggezza necessaria per sopportarlo.
È sopportato (e supportato) anche dai quattro figli, di età e colore variabile, che cercano pazientemente di ricordargli come si fa a rimanere piccoli.