Donne e consapevolezza finanziaria: verso la parità di genere


Un approfondimento sulla cultura finanziaria in Italia e le donne. Segnali positivi arrivano dall’ultima indagine condotta dalla Banca d’Italia

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L’Italia è tra i Paesi avanzati con il più basso livello di alfabetizzazione finanziaria, posizionandosi al 25° posto, davanti solo a Malta. Segnali positivi arrivano però dall’ultima indagine condotta dalla Banca d’Italia sull’educazione finanziaria e le competenze di finanza digitale nel nostro Paese1, dalla quale è emerso che il punteggio complessivo di alfabetizzazione finanziaria è lievemente aumentato, passando da 10,2 nel 2020 a 10,6 nel 2023. A rimanere penalizzati, però, rimangono i giovani tra i 18 e i 34 anni (9,8) e le donne, con un punteggio inferiore di 0,4 punti rispetto a quello degli uomini.

Come fare quindi ad avvicinare maggiormente le donne ai temi finanziari?

Secondo l’ultimo rapporto del Consob2 (Commissione nazionale per le società e la borsa) sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, le donne risultano essere emotivamente più vulnerabili, avverse al rischio e nelle scelte di investimento ricercano sicurezza e buoni rendimenti. Per questi motivi, una leva che può aiutare a coinvolgere maggiormente l’universo femminile rispetto alle tematiche finanziarie è la meditazione: una tecnica che consente di acquisire maggiore consapevolezza di sé, ridurre lo stress e le tensioni e di aumentare di conseguenza il benessere fisico e mentale di chi la pratica.

In relazione alla finanza, la meditazione diventa quindi uno strumento utile per liberarsi dall’ansia e dalla paura che rappresentano, in particolare per le donne, il primo ostacolo all’esplorazione del mondo finanziario. Superate queste resistenze sarà poi più semplice comprendere le dinamiche degli investimenti e imparare a parlare il linguaggio dei soldi in modo consapevole ed informato.

A testimonianza dell’apprezzamento da parte delle donne di questa tecnica come leva per l’esplorazione del mondo degli investimenti è il crescente numero di corsiste che negli ultimi due anni sono entrate a far parte della community di Moneysurfers, raggiungendo circa il 45% degli studenti.

Moneysurfers è la prima accademia di formazione finanziaria consapevole in Italia che nasce dall’assunto che vede la ricchezza formata da due parti, una interiore e una esteriore, le quali devono necessariamente coesistere, affinché si possa realizzare a pieno e in modo consapevole. La maggior parte delle persone tende, però, a dividere la felicità dai soldi, mossi dalla convinzione che questi due aspetti non siano compatibili insieme e ciò finisce spesso per generare un senso di frustrazione e insoddisfazione. Invece, è importante coltivare parallelamente entrambi gli aspetti, unendo quindi alla ricchezza materiale, la ricerca del proprio benessere interiore. Per questo motivo, Moneysurfers ha elaborato la metodologia dello Yoga Finanziario, capace di unire all’apprendimento delle dinamiche e degli strumenti finanziari, la meditazione volta alla ricerca del benessere interiore.

Il gender gap in ambito finanziario è dovuto in parte dalla scarsa formazione scolastica ma soprattutto da una forte leva culturale che ha contribuito negli anni ad allontanare notevolmente le donne dal mondo finanziario – spiega Emanuel Paglicci, CEO di Moneysurfers Ora, però, la situazione sembra che stia lentamente cambiando e che anche le donne stiano acquistando sempre più consapevolezza a livello finanziario. Mettere loro a disposizione uno strumento che in primis le aiuti a vincere le resistenze e le paure collegate agli investimenti può rappresentare la chiave verso la parità di genere a livello di alfabetizzazione finanziaria.”