Con la consulenza tecnica dei professionisti di NexumStp è stato siglato l’accordo per la regolamentazione del lavoro delle Organizzazioni della società civile (OSC)
Firmato con la consulenza di NexumStp il nuovo accordo collettivo nazionale per la regolamentazione del lavoro delle Organizzazioni della società civile (Osc) tra l’Associazione della organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI) e il network delle principali ONG italiane Link 2007 da una parte e le organizzazioni sindacali FeLSA CISL, NIdiL CGIL e UILTemp dall’altra. Il contratto siglato alcuni giorni fa modifica e integra il precedente documento del 2018.
Tra le novità, la definizione di sei profili professionali, in luogo dei precedenti quattro, e la descrizione delle relative attività di competenza; la ridefinizione delle polizze assicurative, l’introduzione del congedo matrimoniale e per gravi motivi. Inoltre, nell’accordo la copertura della malattia è fissata per un periodo massimo di 21 giorni. Previsto infine l’aumento dei compensi: una maggiorazione che passa dal 6 al 9% e una crescita dell’indennità una tantum di maternità da 800 a 1.000 euro (2.000 euro se non sussiste indennità Inps).
Il nuovo contratto stabilisce anche che le organizzazioni sindacali firmatarie potranno designare o eleggere i propri rappresentanti: per OSC con almeno 5 collaboratori si tratta di un rappresentante; in caso di presenza di almeno 15 collaboratori, c’è la possibilità di eleggere un rappresentante per ogni organizzazione firmataria del nuovo contratto.
I professionisti di NexumStp che hanno assistito le Osc nella firma dell’accordo con le parti sindacali sono il presidente e giuslavorista Paolo Stern e Sara Di Ninno, Labor Law & Organization development di NexumStp.
Paolo Stern, presidente di NexumStp, commenta: “La lunga esperienza maturata da me e dai consulenti di NexumStp nell‘ambito delle relazioni sindacali e degli accordi per il lavoro ci ha consentito oggi di essere a questo importante tavolo di contrattazione e favorire l’intesa finale. L’accordo rappresenta un importante esempio di regolamentazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Nello specifico caso si sono definite le regole del lavoro dei cooperanti, figure che svolgono un‘attività molto delicata e strategica anche per il raggiungimento degli obiettivi dell‘Agenda 2030. Il loro ruolo è di significativa rilevanza sociale a livello internazionale e siamo orgogliosi di aver supportato le parti nella definizione della disciplina contrattuale declinando, con modalità originali, diritti e doveri del loro rapporto di lavoro”.