Un 15enne ucciso da un grande squalo bianco mentre faceva surf con suo padre al largo della remota Ethel Beach, in Australia meridionale
Un ragazzo di 15 anni è stato ucciso da uno squalo nelle acque australiane. Khai Cowley è stato attaccato lo scorso giovedì da quello che si ritiene essere un grande squalo bianco mentre faceva surf con suo padre al largo della remota Ethel Beach, in Australia meridionale. È stato tirato fuori dall’acqua e portato a riva, ma i soccorsi non sono riusciti a rianimarlo.
GLI ATTACCHI MORTALI DI SQUALO IN AUSTRALIA MERIDIONALE
Si tratta dell’ultimo di numerosi attacchi di squalo in Australia meridionale avvenuti negli ultimi mesi. Dallo scorso maggio sono morte 3 persone, mentre molte altre sono state ferite, anche gravemente. Il 13 maggio scorso, Simon Baccanello è stato ucciso da uno squalo mentre faceva surf a Walker’s Rocks, vicino a Elliston, sulla costa occidentale della penisola di Eyre. Il 21 ottobre, Todd Gendle è stato ucciso da un grande squalo bianco mentre nuotava a Granites Beach, vicino a Streaky Bay, sulla costa occidentale della penisola di Eyre.
LO SQUALO BIANCO
Delle oltre 300 specie di squali esistenti nel mondo, solo una dozzina circa sono state coinvolte in attacchi contro esseri umani. Tra queste il grande squalo bianco, responsabile del maggior numero di incidenti rispetto alle altre specie. Tuttavia, gli attacchi sono rari: se ne registrano, in media, meno di una decina l’anno in tutto il mondo.
Lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) è tra i più grandi pesci predatori: nuota fino a 24 km/h, pesa fino a 2 tonnellate e può raggiungere una lunghezza di 4,5 metri, anche se sono stati scoperti esemplari anche di 6 metri.
Nonostante la sua stazza massiccia, lo squalo bianco è in grado di compiere spettacolari evoluzioni. Il cosiddetto ‘breaching‘, comportamento tipico dei cetacei, che consiste nel compiere salti e acrobazie fuori dall’acqua. Almeno tre specie di squali ne sono in grado: il mako, lo squalo pinna nera del reef e, appunto, il grande squalo bianco.
PERCHÉ AVVENGONO GLI ATTACCHI DI SQUALO
In realtà, gli attacchi di squalo sono rari. L’essere umano, infatti, non rientra tra le loro prede. Tuttavia, secondo gli esperti, capita che gli squali possono confondere il movimento dei bagnanti per quello delle foche, animali che fanno parte della loro alimentazione. Questo spiega perché, dopo un paio di morsi, lo squalo ‘molla la presa’. Tuttavia, un solo morso di squalo può causare seri danni al corpo umano, anche la morte.