Dal centro alle Zone marginali, la voce morbida di Airam scivola nuda sottopelle e canta una nuova umanità: fuori il nuovo progetto
Dal centro alle periferie dei sentimenti. Zone marginali sopravvissute comunque e lambite dalla speranza. Come un viaggio alla ricerca di noi stessi, tra disinganno e rinascita. La voce morbida di Airam scivola nuda sottopelle e canta una nuova umanità. Trainato dal singolo Per ora respiro, l’artista siciliana pubblica l’album Zone marginali. Un disco d’autore disponibile in tutti gli store e le piattaforme digitali.
Esistono zone marginali dove è possibile immaginare una diversa vita. Non sterminare l’umanità coi nostri cuori artificiali, respirando solo per sopravvivere, ma tornare al passato cancellato, a visi e anime che ci tenevano accesi. A ricordi che ci esortano a non accontentarci di riuscire, a stento, ad aprire gli occhi. La seduttiva dualità di un’anima che ci urla in faccia di esistere davvero, a dispetto di tutto e tutti.
Airam ci riesce attraverso la sua musica: «Per me rappresenta la più profonda e intensa forma di comunicazione. Un ponte che congiunge l’intima dimensione spirituale dell’atto creativo con il mondo reale.»
Ma è necessario cercare anche fuori di noi, trovando il coraggio di lasciare la strada maestra. Non farci più ingannare da quei baci, per covare un’illusione, dove le carezze siano vere, come stelle cadenti all’orizzonte. Smettere di chiedere scusa, ancora una volta, e prenderci un giorno per abbandonare l’inverno della nostra vecchia esistenza. Partire verso un oltre in cui non siano le paure a muovere ogni passo, ma i desideri. Fino a sorprenderci del lungo tratto percorso, di una luce invisibile allo sguardo. Scoprire che persino il dolore, dal quale abbiamo sempre fuggito, può essere una benedizione.
Assuefatti alla solitudine che si consuma in mezzo agli altri; ammaestrati all’invidia, all’astio, alla diffidenza, nutriamo segretamente una speranza. In Zone marginali della nostra mente, esiste un “noi” che rimane. Rimane nonostante i pronomi personali e quelli possessivi, nonostante le mura di cemento armato, le proprietà private. Resiste un’umana capacità di comunione, di provare ancora affetto, empatia, desidero. “In zone marginali sopravvive il sogno di un’umanità non corrotta, in attesa che le persone arrivino a reclamarla”.
Musicalmente concepito in un mood acustico, Zone marginali è stato realizzato, mixato e masterizzato da Riccardo Samperi presso Trp Music a Tremestieri Etneo (CT). Nell’album testi di Airam, Andrea Tomaselli e Mario Zito. Musiche di Airam ed Edoardo Musumeci, produttore artistico, che ha suonato le chitarre acustiche ed elettriche curando anche gli arrangiamenti con Mario Pappalardo al piano. La batteria è di Angelo Spataro; il basso di Domenico Cacciatore; il violoncello di Alessandro Longo; la viola di Gaetano Adorno. La voce è quella sinuosa di Airam.
Tracklist:
Zone marginali
Per ora respiro
In un buio senza fine
In una stanza d’albergo
L’illusione
Prenderti un giorno
Ogni passo
Semplicemente una speranza.
Un progetto coraggioso, ambizioso, controcorrente.
Un disco d’autore trainato dal nuovo singolo “Per ora respiro”. La canzone nasce dall’amara consapevolezza di aver trasformato la nostra vita in una festa perenne. Un infinito happy hour in cui ci si distrae con musica ad alto volume e sentimenti da consumare. Abbiamo raggiunto uno stadio oppiaceo dell’esistenza, che ha generato un dilagante disagio sociale: l’apatia, l’anaffettività, la dipendenza di cui siamo sempre più vittime. “Ancora un tiro inutile”, recita il brano interpretato da Airam. Perché quando non riesci più a provare emozioni, quando ogni cosa diviene artificiale, rimane un vero motivo per vivere? O tutto si riduce a una pausa sigaretta? Intanto… Per ora respiro.
Il video racconta la storia di una ragazza che si sta preparando per andare a una festa. Compie gesti inevitabili, fatali: si trucca e fuma. Due coazioni a ripetere estremamente rappresentative, che sottendono il nascondersi e l’autodistruggersi. Allo stesso tempo ci mostra una speranza, quella di essere ancora in tempo a fare marcia indietro. Ed ecco l’idea del reverse: la ragazza si sta “condannando” all’ennesima festa, ma noi la vediamo farlo al contrario. Come se si liberasse del fumo che ha fumato, dei trucchi con cui si è travestita, e tornasse a un punto di purezza. Un punto originale, da dove la salvezza è ancora possibile. Prodotta artisticamente da Edoardo Musumeci, Per ora respiro è una messa in scena cromatica, atmosferica, che vede la regia, fotografia ed editing di Luca Ceccopieri. Nel video, scritto da Andrea Tomaselli, compaiono Airam e Sofia Brizzi. Make-up artist Marta Cozzi.