Disponibile anche su YouTube il videoclip ufficiale di “Pensare”, il nuovo singolo di Marsenio, pseudonimo di Manuel Fronterrè
Dopo l’anteprima su Rockon è disponibile anche su YouTube il videoclip ufficiale di “Pensare”, il nuovo singolo di Marsenio, pseudonimo di Manuel Fronterrè. A un anno di distanza dalla sua ultima pubblicazione, l’artista siciliano torna a collaborare con la cantante Caterina Catalano per regalarci un brano rap introspettivo dalla sonorità rock, nel quale l’artista racconta l’impatto negativo che hanno avuto su di sé certi pensieri ossessivi che lo hanno accompagnato durante un lungo periodo della sua vita. Il video è stato girato interamente in Turchia, precisamente nelle città di Alanya e Gazipaşa, dal team della casa di produzione video Solo Film di Gotkug Yurtman. Il videoclip vede la partecipazione della modella russa Valery la quale, interpretando il ruolo di una creatura salvifica (simbolo del tempo, guaritore di ogni ferita), tenta di dissuadere l’artista dal ricadere continuamente all’interno della sua prigione mentale.
“Pensare parla della mia attitudine ad essere una persona introversa e del mio modo di vedere la vita da eterno ed inguaribile pensatore. Lo considero una sorta di brano rivelatore della mia personalità dove la tematica trattata è quella dell’angoscia esistenziale. Nel brano parlo di un momento specifico della mia vita – anche se non ne faccio mai alcun tipo di riferimento esplicito – che ho scelto di prendere come esempio per sottolineare certi aspetti fondamentali della vita come il rispetto per sé stessi, la necessità di avere un legame forte con l’altro, l’urgenza di trovare dei punti di incontro con tutto ciò che ci è diverso e l’importanza di mettersi in discussione e di fare autoanalisi. Tutti noi per sentirci parte di qualcosa, infatti, abbiamo bisogno gli uni degli altri ma quando questa sensazione viene a mancare ci scoraggiamo e rischiamo di entrare in una condizione mentale in cui di ogni cosa vediamo solo i suoi lati negativi. Pensare credo sia uno di quei brani che più l’ascolti e meno ti sembra di conoscerlo, come se non fosse mai esaurito appieno dalla tua conoscenza.”