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Mangiare meno carne rossa abbassa il rischio di diabete di tipo 2

Gli anziani non dovrebbero mangiare carne al sangue: il sistema digestivo degli over 65 farebbe fatica ad assorbire e a scomporre le proteine

Consumare carne rossa aumenta proporzionalmente il rischio di sviluppare in futuro il diabete di tipo 2 secondo un ampio studio

Consumare carne rossa aumenta proporzionalmente il rischio di sviluppare in futuro il diabete di tipo 2 e una scelta alimentare più salutare dovrebbe privilegiare fonti proteiche di origine vegetale. Sono i risultati di un ampio studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.

Circa 462 milioni di persone in tutto il mondo sono affette da diabete di tipo 2, un tasso che è in rapido aumento. Studi precedenti hanno collegato il consumo di carne rossa al rischio di diabete, ma i ricercatori hanno voluto migliorarli aggiungendo dettagli su come le diagnosi di diabete e i relativi biomarcatori fossero influenzati dall’assunzione per un lungo periodo di tempo.

«La prevenzione del diabete è importante perché questa malattia rappresenta di per sé un grave onere, ed è anche un rilevante fattore di rischio per petologie cardiovascolari e renali, cancro e demenza» ha affermato il primo autore Xiao Gu, ricercatore post-dottorato in nutrizione presso l’Harvard T.H. Chan School of Public Health. «L’associazione tra carne rossa e diabete di tipo 2 è stata osservata in diverse popolazioni in tutto il mondo. I nostri dati rafforzano le evidenze esistenti e spero che possano risolvere il dibattito sull’opportunità o meno di limitarne il consumo per motivi di salute»

Sostituire la carne rossa con fonti proteiche di origine vegetale
Lo studio ha analizzato i dati di quasi 217mila persone che avevano partecipato al Nurses’ Health Study (NHS), al Nurses’ Health Study II (NHSII) e all’Health Professionals Follow-up Study (HPFS). I primi due studi hanno valutato i fattori di rischio per i principali malattie croniche tra le infermiere professionali nel Nord America, mentre l’ultimo ha preso in considerazione gli stessi fattori negli uomini.

I partecipanti, la maggior parte dei quali erano bianchi, sono stati seguiti non oltre il 2017. Tramite questionari hanno riferito il loro stato di salute ogni due anni e il consumo di cibo ogni due o quattro anni segnalando l’assunzione media di diversi cibi e bevande nel corso dell’anno precedente.

Alla fine dei periodi di follow-up quasi 23mila persone hanno sviluppato il diabete di tipo 2, con un rischio del 62% più elevato in quanti consumavano più carne rossa. Assumere carne lavorata o non trasformata era collegato a un rischio più alto di diabete di tipo 2 rispettivamente del 51% e del 40%.

La carne lavorata comprendeva salsicce, hot dog di manzo o maiale, pancetta e panini con questi ingredienti. Una porzione equivaleva a 28 grammi di pancetta o 45 grammi delle altre carni. La carne non trasformata includeva hamburger magri o extra magri, hamburger normali, manzo, maiale o agnello. Una porzione equivaleva a 85 grammi di maiale, manzo o agnello.

Lo studio ha inoltre rilevato che sostituire una porzione di carne con noci o legumi ha comportato una riduzione del 30% del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, mentre optare per i latticini ha ridotto le probabilità del 22%.

«I risultati di questo studio, estremamente completo, hanno confermato le attuali linee guida dietetiche per limitare il consumo di carne rossa» ha sottolineato Alice Lichtenstein, professoressa di scienze e politiche nutrizionali alla Tufts University di Boston. «Da notare che gli individui che hanno riferito di consumare carne rossa più frequentemente all’interno di ciascun gruppo avevano maggiori probabilità di assumere meno pesce o frutta e più calorie, pesavano di più e svolgevano meno attività fisica. Questo suggerisce che la loro dieta aveva in generale una qualità più scadente e che erano meno propensi ad adottare uno stile di vita salutare».

Diversi motivi che rendono la carne rossa poco salutare
Lo studio non dimostra che il consumo di carne rossa causa il diabete di tipo 2 e vi sono diversi fattori biologici che potrebbero aver influenzato questa associazione, hanno scritto gli autori. I grassi saturi, di cui la carne rossa è ricca, riducono la sensibilità all’insulina e il funzionamento delle cellule beta pancreatiche che producono insulina. Inoltre il ferro eme, presente negli alimenti di origine animale, può aumentare la resistenza all’insulina, favorire il deterioramento del funzionamento delle cellule beta, provocare stress ossidativo e uno squilibrio dei radicali liberi e degli antiossidanti nell’organismo.

Dopo aver consumato carne rossa sono stati osservati livelli elevati dell’aminoacido glicina, presente nella maggior parte delle proteine e associato al rischio di diabete. Inoltre anche l’eccesso di grasso corporeo è un fattore di rischio per il diabete e il consumo di carne rossa è uno dei fattori dietetici maggiormente associati all’aumento di peso.

Alla luce di questi risultati, limitare il consumo di carne rossa a circa una porzione a settimana sarebbe ragionevole per le persone che desiderano ottimizzare la propria salute e il proprio benessere» ha dischiarato l’autore senior Walter Willett, professore di epidemiologia e nutrizione alla Harvard T.H. Chan School of Public Health. Scegliere fonti proteiche di origine vegetale avrebbe benefici anche per l’ambiente, dato che aiuterebbe a ridurre le emissioni di gas serra e il cambiamento climatico.

Referenze

Gu X et al. Red meat intake and risk of type 2 diabetes in a prospective cohort study of United States females and males. The American Journal of Clinical Nutrition. 2023.

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