La ministra dell’Università Anna Maria Bernini annuncia una serie di novità per il test di ingresso alla facoltà di Medicina: “Sarà più equo”
“Ora si cambia: è evidente che le regole per l’ingresso a Medicina ad oggi non hanno funzionato. Puntiamo a un meccanismo più equo che premi merito e conoscenze. I quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi. Un’operazione che richiede un piccolo margine di tempo aggiuntivo per organizzare le prove. Vogliamo un sistema efficiente, che valorizzi la preparazione degli studenti e l’orientamento alla formazione“. Così la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini in un’intervista a Repubblica.
“Ma è solo una prima tappa: siamo già indirizzati su un percorso di riforma complessiva per l’iscrizione a Medicina. L’idea è consentire agli studenti di frequentare corsi caratterizzanti, sostenere degli esami e accedere alla facoltà in base all’esito. La preparazione sarà nelle mani delle università, non più di corsi extra-accademici“.
“IL NUMERO CHIUSO COME VISTO FINORA NON ESISTE PIU’”
Per quel che riguarda il numero chiuso, la ministra aggiunge: “Per come lo abbiamo conosciuto ed ereditato non esiste più. Il numero dei posti è già aumentato e continuerà a crescere in maniera graduale. Un’apertura sostenibile significa continuare a garantire la qualità della formazione, vuole dire ascoltare le necessità di tutte e tutti e dare risposte concrete, non vendere sogni. Darsi l’obiettivo dell’apertura non è sbagliato, ma è appunto un obiettivo intorno al quale costruire le condizioni sistemiche, con gradualità, realismo e senso di responsabilità Le Università sono motori fondamentali di crescita e innovazione. È qui il nostro futuro”.