Uffizi Diffusi al Vittoriale con un D’Annunzio inedito


Uffizi Diffusi al Vittoriale degli Italiani: decine di opere illustreranno gli aspetti meno conosciuti della vita e dell’immaginario culturale di D’Annunzio

d'annunzio

Gli Uffizi Diffusi saranno nel 2024 al Vittoriale degli Italiani con una mostra sull’inscindibile legale tra Gabriele d’Annunzio e la Toscana. L’esposizione è attualmente in preparazione: curata da Andrea Baldinotti, si terrà dal 9 marzo al 15 settembre negli spazi del complesso novecentesco di Gardone Riviera e a comporne l’itinerario sarà un ricco nucleo di decine di opere delle Gallerie e dello stesso Vittoriale. Ma non solo: sono attesi anche importanti prestiti da altre istituzioni museali italiane ed estere. Obiettivo della mostra è mettere in luce alcuni tra gli aspetti meno conosciuti dell’esistenza del Vate e del suo vastissimo immaginario culturale; in particolare verrà esplorato il legame tra d’Annunzio, il territorio toscano e la sua civiltà artistica. Un rapporto, tenace e indissolubile, durato per l’intera esistenza del poeta, che alla Toscana legò, soltanto per fare alcuni esempi, il momento chiave della sua formazione intellettuale e delle sue prime prove poetiche e il periodo fecondo della sua produzione drammaturgica, grazie al sodalizio con Eleonora Duse. Il percorso espositivo darà dunque conto degli incontri che il poeta ebbe con opere conservate nei musei fiorentini, in particolare alla Galleria degli Uffizi. Incontri che innervarono di sé trame di opere teatrali e poetiche, che suscitarono note suggestive all’interno della produzione più squisitamente narrativa.
L’idea della mostra, annunciata oggi durante la presentazione della mostra “Michelangelo e d’Annunzio. Il corpo e l’anima”, nelle sale Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati a Firenze, fu lanciata nello scorso aprile durante un evento culturale all’Archivio di Stato di Pisa da Guerri, ed accolta in tempo reale da Schmidt, che prendeva parte all’iniziativa. Tempo pochi mesi, e il progetto è diventato realtà.

Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “Gli Uffizi diffusi si spingono ancora una volta fuori dei confini della Toscana, in una sede d’eccezione come il Vittoriale, con una mostra che è il rovesciamento del tema ‘testo e immagine’. Si vuole piuttosto evidenziare il peso dell’immagine tratta dalle opere custodite nei musei fiorentini sul testo (ma anche sulla vita) di uno dei più grandi letterati, poeti e intellettuali del Novecento. Se sono infatti ovvi fin dal titolo i riferimenti di liriche come, ad esempio, ‘La sera fiesolana’, si possono facilmente individuare, nei versi del Vate, le emozioni estetiche suscitate da forme rinascimentali (una fra tutte, quella della ‘ninfa’ tanto studiata negli stessi anni da Aby Warburg), e di molte altre immagini in versi, che dalle opere d’arte prendono spunto. La mostra sarà dunque anche un’occasione per guardare al patrimonio degli Uffizi con occhi nuovi e una inedita curiosità letteraria”.

Il presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri: “Sono entusiasta dell’arrivo degli Uffizi diffusi al Vittoriale. Questa mostra riflette la forza della rete e della cooperazione tra i musei, fondamentale per i nostri progetti culturali. Sarà un omaggio all’amore di Gabriele d’Annunzio e alla sua passione per Firenze e sarà anche un modo di arricchire il racconto del Vate e di valorizzare ancor di più il Vittoriale, una delle case museo più visitate al mondo, contribuendo così a diffondere la bellezza e la storia di questo luogo straordinario”.

Il presidente della Regione Eugenio Giani: “Sappiamo quanto Gabriele D’Annunzio amasse Firenze e la Toscana – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – così come le opere d’arte che mostrava ai suoi ospiti come segno della bellezza che raccoglieva. Adesso grazie anche a questa sua dedizione, il progetto “Uffizi Diffusi” oltrepassa i nostri confini e approda in un luogo di riconosciuto valore per il Paese: il Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera, che nacque su impulso dello stesso Gabriele D’Annunzio, che proprio qui si spense nel 1938 e che fece della sua vita arte essa stessa e un inno alla bellezza più assoluta. Elementi che si coniugano alla perfezione con il suo amore e la sua permanenza in Toscana dalla quale tante volte si è lasciato ispirare nelle sue opere”.