Open Arms, Salvini in tribunale a Palermo per il processo si difende dalle accuse di sequestro di persona: “Ho difeso i confini del mio Paese”
“Qui tribunale di Palermo, pronto a prendere parola nell’aula bunker al processo che mi vede rischiare 15 anni di carcere per avere, da ministro dell’Interno, difeso la sicurezza e i confini del mio Paese. A testa alta, orgoglioso di quello che ho fatto”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, su Instagram, postando un breve video del suo arrivo all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove oggi verrà ascoltato nell’ambito del processo Open Arms che lo vede imputato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. Ad accompagnare Salvini c’è l’avvocata Giulia Bongiorno.
SALVINI: NEI MIEI MESI DA MINISTRO INTERNO MAI EPISODI LUTTUOSI
“Durante i miei mesi di mandato del ministro dell’Interno non si verificò mai un episodio luttuoso, a differenza di quanto accaduto dopo. La nostra politica tendeva a contrastare il traffico di esseri umani e a coinvolgere le istituzioni europee”, ha detto il ministro delle Infrastrutture, in una dichiarazione spontanea che ha dato inizio al suo interrogatorio. La dichiarazione di Salvini si riferisce al primo governo Conte, del quale faceva parte. “A partire dall’insediamento dell’Esecutivo, fin nel programma della maggioranza di governo, c’era una politica chiara e condivisa sulla gestione dei fenomeni migratori che prevedeva il coinvolgimento delle istituzioni europee”, ha ribadito Salvini.
MIGRANTI. SALVINI: MODALITÀ GOVERNI CONTE ERA LAVORARE GARANTENDO VITE
Per Salvini “questo supposto sequestro era una modalità operativa adottata durante tutto il governo Conte 1, e anche nel Conte 2: di lavorare garantendo sempre la sicurezza della vita umana ma ottenendo anche il coinvolgimento dei paesi europei”.
OPEN ARMS. SALVINI: SCELTE GOVERNO CONTE ERANO COLLEGIALI E CONDIVISE
“Tutte le scelte adottate dal governo Conte erano collegiali e condivise”, ha detto Salvini. “Quello che ho fatto l’ho fatto in piena coscienza – ha aggiunto il ministro -. Non sono abituato a scaricare sugli altri le mie responsabilità. Ritengo di avere fatto un servizio al Paese”.
MIGRANTI. SALVINI: CON ME AL VIMINALE RIDOTTI MORTI E DISPERSI COME MAI
“Durante il mio mandato da ministro dell’Interno ci sono stati più di seicento eventi migratori. Mi faccio pienamente e coscientemente carico di quello che abbiamo fatto con risultati mai raggiunti né prima né dopo in termini di contrasto al traffico di esseri umani e di vite salvate”, ha spiegato. “Durante gli anni 2018 e 2019 il numero di morti e di dispersi nel Mediterraneo – ha aggiunto Salvini – si è ridotto come mai accaduto prima. Il mio obiettivo era tutelare la sicurezza nazionale”.
OPEN ARMS. SALVINI: CONTE ACCOMPAGNÒ SCELTE MIGRATORIE TRANNE SU ONG
“Da presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha accompagnato tutte le scelte di politica migratoria tranne quella relativa alla Open Arms”. Salvini ha ricordato poi che “fra l’8 e il 9 agosto 2019 si aprì la crisi” del primo governo Conte “con la presentazione di una mozione di sfiducia da parte della Lega nei confronti del presidente del Consiglio”.
OPEN ARMS. SALVINI: MAI VIETATO SBARCHI A MINORI
“Non ho mai vietato lo sbarco di un minore, in tutti gli sbarchi durante il mio mandato da ministro dell’Interno. Abbiamo concesso lo sbarco dei minori una volta nominati i tutori. E non c’erano indicazioni di terroristi a bordo della nave Open Arms”, ha spiegato il leader della Lega.
OPEN ARMS. SALVINI: LINEA GOVERNO PREVEDEVA REDISTRIBUZIONE E POI SBARCO
Salvini ha spiegato inoltre che “la modalità operativa condivisa per un anno dal governo Conte era sempre stata la stessa: prima dello sbarco doveva esserci la garanzia di una equa redistribuzione e il coinvolgimento delle istituzioni europee”.