Nel nuovo album dei Mahout il tema della rinascita e della seconda possibilità, in un viaggio nel melting pot musicale di provincia
MY HEART IS A STONER è il nuovo album dei MAHOUT, fuori per La Tempesta Dub. Anticipato dai singoli Ecla e Second Street, oltre che da un nuovo singolo in uscita nelle prossime settimane, il disco è il manifesto musicale della band pinerolese che, ereditando la cultura reggae della propria città, ha dato vita a un personalissimo viaggio immerso tra le radici di provincia e un sound di matrice internazionale, impreziosito da collaborazioni eccellenti, come Larry McDonald (Bob Marley, Gil Scott-Heron, Lee Scratch Perry, The Skatalites, Toots & The Maytals, e Peter Tosh e Bunny Wailer dei Wailers) e Peter Truffa (Giuliano Palma & The Bluebeaters, New York Ska Jazz Ensemble). L’album è prodotto da Marco Benz Gentile, chitarrista della band e già con Africa Unite, Dave Hillyard & the Rocksteady7, Meg, Architorti.
L’album nasce dal melting pot musicale protagonista degli ultimi trent’anni della scena intorno a Torino: i Mahout, respirando queste atmosfere, le hanno rinnovate con una personalissima fusione tra attitude di provincia e ispirazioni internazionali. Così ondeggiamenti reggae si uniscono a chitarre punk e garage e ritornelli aperti e morbidi.
Il fil rouge che lega i brani è il tema della seconda possibilità, della rinascita, di quella capacità e sapienza intuitiva dell’essere umano che gli permette di sapersi risollevare e ripartire dopo momenti di lutto e di crisi e di assumere nuove forme che permettono di evolvere anche spiritualmente un po’ oltre i propri limiti e confini precedenti.
“Parlare di sé stessi e di ciò che si è provato a mettere e a far passare in un lavoro artistico è un esercizio di totale corto circuito. Fatta questa premessa, quello che abbiamo voluto fare in fase di pre-produzione e poi di produzione vera dei brani di questo album è stato cercare di mantenere il più possibile vivo il nucleo emozionale e stilistico da cui era partita la loro composizione. I brani dell’album sono stati scritti in un arco temporale lungo 5 anni, quindi avvicinarli e farli coesistere è stato il resto del lavoro da fare. Ciascuno di essi porta dentro di sé una parte fondante del sound e della poetica di Mahout. Questo è il primo capitolo, poi si vedrà…”
TRACKLIST & CREDITS
1. Karma Bum
2. Ecla
3. Black Market Song
4. Mexican Border
5. Spiritual Gangsta
6. Friday Night
7. Second Street
8. Wipe It Slow
9. On a Mountain
10. Rudie