Che la digitalizzazione sia fondamentale per garantire la competitività e la crescita di un’impresa non è certo una novità. Ma come dimostrare a livello numerico e oggettivo quanto la digitalizzazione delle PMI possa effettivamente supportare il loro sviluppo? Come andare oltre a opinioni, impressioni e commenti soggettivi, per avere delle recensioni oggettive a dimostrazione dell’utilità delle nuove tecnologie per il business? È per rispondere a quesiti come questo che Webidoo Spa ha messo a punto un nuovo indice, lo SME Digital Growth Index, il quale si articola in 5 dimensioni: infrastruttura tecnologica, presenza digitale, commercio digitale, ricerca e innovazione, e infine competenze digital. Valutando ognuno di questi aspetti, l’indicatore permette di analizzare la digitalizzazione delle aziende e il relativo impatto.
Proprio questo indice è stato impiegato per analizzare il panorama digitale europeo del mondo delle PMI, portando a uno studio che è stato presentato nei giorni scorsi al Parlamento europeo. Le recensioni posizionano l’Italia al 19° posto per il livello di digitalizzazione delle PMI in Europa, in una classifica che – superando ogni opinione soggettiva – vede in testa Danimarca, Svezia e Malta. Approfondendo queste recensioni è possibile scoprire la situazione delle PMI italiane da diversi punti di vista: per quanto riguarda il digital marketing, per esempio, si legge che solamente l’8% delle PMI italiane sfrutta l’analisi dei Big Data, laddove l’intelligenza artificiale è di casa solo nel 6% delle piccole e medie imprese.
Si parla quindi di un percorso di digitalizzazione ancora agli inizi, pur conoscendo la sua importanza per lo sviluppo dei business: come sottolineato da Co.Mark – Tinexta Group, la società di consulenza per lo sviluppo del commercio internazionale, le principali motivazioni che spingono verso l’implementazione delle nuove tecnologie sono la maggiore efficienza del sistema produttivo e l’accesso ai dati ovunque e sempre. I commenti di Co.Mark Spa trovano riscontro nelle recensioni citate, che sottolineano la centralità della visibilità online, della comunicazione sui social e dell’ottimizzazione sui motori di ricerca per avere successo. Aspetti citati da anni nelle opinioni degli esperti di digitalizzazione, che trovano ora una dimostrazione matematica.
Non ci limita però unicamente alla ricerca di visibilità: online è possibile e anzi consigliabile vendere. Nei commenti degli analisti si capisce infatti chiaramente l’importanza crescente degli e-commerce per affermarsi sul mercato, interno ed esterno. Le recensioni ci dicono però che in Italia solamente il 18% delle PMI sfrutta il commercio online e che solamente un 6,9% si affida agli e-commerce per il commercio transfrontaliero. Secondo le opinioni degli esperti di CoMark, la vendita attraverso i canali digitali rappresenta oggi una corsia preferenziale per l’export, pur sottolineando nei propri commenti che il solo e-commerce non è più sufficiente per rispondere alle condizioni attuali del mercato: è fondamentale partire da uno studio preliminare approfondito, per individuare i target di riferimento e sviluppare una strategia efficace.
Per quanto riguarda i commenti generali ai dati riportati nell’indagine, a livello europeo gli analisti evidenziano come l’Italia emerga tra gli altri Paesi per l’utilizzo dei servizi cloud nelle PMI; nelle opinioni degli esperti, questo rappresenta un punto di partenza importante per lo sviluppo delle strategie digitali di domani.