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Il ginseng rosso coreano è un alleato per corpo e mente

Il ginseng rosso coreano

Il ginseng rosso coreano ha proprietà toniche e adattogene, rafforza il sistema immunitario, endocrino e nervoso migliorando le capacità fisiche e mentali

Il ginseng rosso coreano cresce sulle pendici ombreggiate della Corea e si può trovare anche in Cina e in Russia. Mentre la pianta può crescere a due metri di altezza e produrre foglie e bacche dalle caratteristiche peculiari, è la radice a essere molto ricercata dai praticanti di medicina tradizionale.

I coreani adorano il ginseng! Nel paese del calmo mattino lo si assume non solo come ricostituente per le sue proprietà ma lo si usa anche per aiutarsi nei periodi di super lavoro. In Corea si trova sia in bustina, come per quelle del the, che come una sorta di crema/pasta, della consistenza del miso, che si scioglie nell’acqua, oppure come bustina mono-dose in forma liquida.

Fin dalla notte dei tempi, il ginseng, radice esotica, dalle grandi proprietà terapeutiche è entrata a far parte della tradizione della medicina orientale. La sua caratteristica principale è che considerata una pianta “adattogena”, ovvero i suoi benefici si adattano a seconda di chi ne faccia uso, a seconda delle sue carenze o necessità. Le piante con caratteristiche adattogene, infatti, hanno la caratteristica e la capacità di mantenere in equilibrio le funzioni del nostro organismo.

Queste piante aiutano a sostenere lo stress al quale, in forme diverse, l’organismo è costantemente esposto. In questo senso le piante adattogene, come il GINSENG, normalizzano le funzioni organiche, migliorando la salute ed il benessere generale. La funzione delle piante adattogene come il GINSENG è generale, non limitata ad un solo organo, anche se nel caso specifico del GINSENG, l’azione elettiva è a livello di ghiandole surrenali.

Se si vogliono trovare le origini dell’utilizzo del ginseng bisogna tornare a 5.000 anni fa nelle montagne della Manciuria; già allora infatti si conoscevano le proprietà e i benefici di questa radice. Il termine “ginseng” deriva dalla parola di origine cinese, “Jen sheng”, pianta uomo, per via della sua forma simile a quella del corpo umano (antropomorfa). Il nome botanico del ginseng più pregiato, che poi è quello coreano, è il “Panax Ginseng C.A. Meyer”.

Fin dall’antichità dunque questa radice è stata considerata regina di tutte le erbe e molto preziosa. Ci vogliono dai sette agli otto anni circa per raggiungere la maturità e il suolo dopo la prima cultura deve riposare per essere coltivato nuovamente. In Europa si conobbero i benefici del ginseng solo nel ‘600, divenne popolare perché aveva proprietà “stimolanti”. Nell’età contemporanea poi la scienza ha visto che questa radice contiene notevoli quantità di ormoni e ha riconosciuto l’importanza dei “ginsenosidi”, che si trovano esclusivamente nel ginseng.

Il ginseng rosso coreano viene da tutti considerato come il ginseng più pregiato e dalle qualità superiori. Il termine Panax deriva da due parole greche “pan” e “axos”, dove pan vuol dire “tutto” e axos “trattare”: questa radice dunque veniva considerata come la soluzione per tutte le malattie!

L’estratto di ginseng coreano, infatti, è quello che contiene il maggior numero di ginsenosidi fino a 38 tipi. Inoltre la radice contiene anche proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali; ha un sapore dolce per via della presenza di zuccheri semplici come il saccarosio, fruttosio, glucosio, e sono presenti al suo interno vitamina A e piccole quantità di vitamine del gruppo B e E.

PRINCIPI ATTIVI CARATTERIZZANTI:

saponine triterpeniche (ginsenosidi Rg1, Rc, Rd, Rb1, Rb0), panaxosidi A e F, olio essenziale (limonene, terpinolo, citrale, poliacetileni), aminoacidi e peptidi (prolina, glicina, alanina, cisteina, tirosina, arginina, lisina, acido aspartico, treonina, serina, acido glutammico, leucina, valina, istidina), vitamine (B1, B2, B12, C, acido folico, acido nicotinico, biotina, acido pantotenico), steroli ed acidi grassi (beta-sitosterolo, daucosterolo, acido oleico, acido palmitico, acido stearico), sostanze minerali ed oligoelementi (magnesio, alluminio, fosforo, calcio, vanadio, manganese, ferro, cobalto, rame, germanio ed arsenico), enzimi e fosfatidi (amilasi, fenolasi e colina) e composti estrogenici (solo nelle varietà selvatiche).

Il ginseng è costituito dalla radice di Panax ginseng C.A. Meyer (Fam. Araliaceae). È anche noto come ginseng coreano o asiatico in quanto cresce spontaneamente in Cina, Nepal e Corea. Altre specie di ginseng comunemente impiegate sono il P. japonicus (ginseng giapponese, proveniente dal Giappone, dall’India e dal sud della Cina) ed il P. quinquefolius (ginseng americano, che cresce nelle foreste americane e in Canada).

Il ginseng viene lavorato in modo tale da dare due tipologie principali di droga: ginseng bianco e ginseng rosso. Il ginseng bianco è ottenuto raccogliendo la droga e, dopo averla mondata, trattandola con anidride solforosa per eliminare e schiarire le parti più esterne dell’esoderma della radice. Il ginseng rosso, invece, considerato più pregiato, presenta una superficie rossastra; una volta raccolto, viene trattato con vapor d’acqua a 120-130°C e poi posto in stufa; la superficie della droga assume quindi un aspetto lucido e rossastro (l’essicazione avviene appunto in stufa). Il ginseng rosso è considerato commercialmente più pregiato del ginseng bianco (1). Le radici essiccate devono contenere almeno lo 0,4% di ginsenosidi, nel rispetto dei criteri di qualità previsti dalla Farmacopea Ufficiale (2).

Il Ginseng è la sostanza energizzante probabilmente più conosciuta e più usata che si trova in natura e alla quale da anni la moderna farmacologia riconosce un’azione tonica e corroborante, confermando l’esperienza millenaria orientale. Contiene una gamma di composti benefici per l’organismo, tanto da essere considerato un prodotto in grado di promuovere un benessere generale. Può aiutare a regolare l’umore e dare una sensazione diffusa di vigore e salute. In particolare, si ritiene che sia in grado di migliorare la resistenza, sia fisica che mentale, allo stress e alla fatica, in caso di convalescenza, stanchezza, perdita di concentrazione, mancanza di appetito, ansia ed insonnia. Ciò ne consente l’impiego in una vasta gamma di condizioni.

L’assunzione di ginseng contribuisce a migliorare le prestazioni sportive perché riduce il senso di stanchezza e gli effetti fisici dello stress.

Restituisce le energie psicofisiche senza effetti collaterali, agendo in armonia con le esigenze dell’organismo e stimolandone la reattività naturale. In particolare, sono le radici del ginseng rosso coreano a contenere la maggior parte delle sue sostanze curative: vitamine, minerali, aminoacidi, oli essenziali, enzimi. Tutte queste sostanze ci aiutano nei momenti difficili, sostenendo la concentrazione e la memoria.

Il ginseng coreano rosso agisce su alcune particolari aree cerebrali quali ghiandole surrenali, ipotalamo e ipofisi, donando un effetto riequilibrante che aiuta ad affrontare meglio la tensione e la stanchezza. Migliora anche la circolazione sanguigna, una proprietà utile nei mesi freddi, poiché favorisce il mantenimento del calore nelle estremità del corpo (mani e piedi).

Il ginseng espleta la propria azione a livello cerebrale, migliorando la concentrazione e la veglia; è infatti uno stimolante; a livello cardiaco aumenta la frequenza e la forza contrattile del miocardio; a livello muscolo-scheletrico migliora la reattività dello stimolo nervoso rivolto ai muscoli; agisce poi anche a livello immunologico stimolando la funzionalità del sistema immunitario.

Il ginseng migliora la vigilanza e lo stato di benessere psicofisico; in uno studio a doppio cieco contro placebo è stato dimostrato un miglioramento della capacità di calcolo aritmetico, della deduzione logica, dell’attenzione, del tempo di reazione e della sensazione di benessere, alleviando la stanchezza. Il ginseng trova indicazione nella sindrome da stanchezza cronica (astenia).

L’associazione di estratti di ginseng e ginkgo biloba determina un aumento del livello di serotonina nelle strutture cerebrali ed un aumento dei livelli di ACTH, rendendo questa associazione indicata per controllare le turbe delle funzioni cognitive correlate all’età.

L’effetto rigenerante ad ampio spettro del ginseng coreano rosso è un valido aiuto quando ci sentiamo sottotono, sfasati da periodi di intensa fatica o durante i cambi di stagione. I ginsenoidi di cui è ricca la sua radice, svolgono un’ottima azione tonica sul sistema nervoso centrale, sostengono l’attività cerebrale e attivano le capacità di adattamento neuropsicologico, migliorando anche la memoria, l’attenzione e la fluidità verbale. Una cura con ginseng coreano rosso funziona quindi per gli studenti e per chi svolge professioni intellettuali.

Per le sue proprietà naturali, l’estratto di ginseng rosso risulta un alleato prezioso nelle preparazioni cosmetiche di ultima generazione, svolgendo molteplici funzioni volte a migliorare l’aspetto del viso e a ridurre in modo efficace i segni dell’invecchiamento cutaneo.

La pianta di ginseng, ha una radice ricca di principi attivi come ginsenoidi e saponine, sostanze formidabili per l’idratazione cutanea e ideali nella cura del viso.

L’estratto della radice, applicato in campo cosmetico, soprattutto nella preparazione di creme anti-age per il viso, svolge un’eccezionale azione antiossidante e riduce in modo visibile i segni dell’invecchiamento.

Proprio per le sue specifiche proprietà tonificanti e rivitalizzanti, il ginseng contribuisce a rendere la pelle più elastica e più luminosa, in modo particolare dopo i periodi di stress.

Gli estratti della pianta aiutano a tonificare la pelle per un effetto turgido, levigato e compatto.

L’estratto di ginseng rosso è l’ingrediente ideale nei cosmetici dedicati alle pelli più segnate dal tempo e che hanno perduto vigore, elasticità e tono.

La crema viso con estratto di ginseng agisce sul colorito del viso, rafforza l’epidermide e dona un effetto più luminoso e compatto alla pelle, combattendo i segni di stanchezza, tempo e affaticamento e illuminandola.

I possibili benefici del Ginseng

  1. • Aumenta la capacità di resistenza alle situazioni stressanti (effetto antistress)
  2. • Aumenta la sensazione generale di benessere e la capacità fisica e psichica per concentrarsi e per svolgere lavori di attenzione (effetto antiastenico)
  3. • Migliora la memoria
  4. • Riduce il senso di ansia ed è un utile aiuto contro la depressione (effetto ansiolitico e antidepressivo)
  5. • Migliora la risposta sessuale (lubrificazione nelle donne, erezione negli uomini) (effetto afrodisiaco)
  6. • Riduce il senso di fame
  7. • Stimola il sistema immunitario, il sistema endocrino e il sistema nervoso
  8. • Facilita la digestione
  9. • Alcuni studi hanno dimostrato che può essere un analgesico naturale e che può ridurre la glicemia
  10. Ha proprietà:
  11. • toniche psicofisiche
  12. • adattogene
  13. • immunostimolante
  14. • ipolipidemizzante
  15. • ipocolesterolemizzante
  16. • ipoglicemizzante
  17. • antiaggregante piastrinico

Riportiamo, per concludere, una tabella tratta da una rewiev di David Kiefer e al. (Am Fam Physician. 2003 Oct 15;68(8):1539-42), scelta per la semplicità e la cautela con cui riassume le principali proprietà del ginseng.

Efficacia

  1. – Miglioramento della funzionalità psicologica: efficace, sebbene ci siano alcune ricerche di segno opposto
  2. – Potenziamento delle difese immunitarie: efficace
  3. – Ipoglicemizzante: azione modesta, numerose evidenze scientifiche su animali da laboratorio, limitate negli umani
  4. – Effetti collaterali per l’ingestione di dosaggi particolarmente elevati (15 g, cioè 30-75 volte superiori alle dosi consigliate)

Interazioni

– Cautela nell’utilizzo simultaneo di ginseng e fenelzina [Nardil (un psicofarmaco)], Warfarin [Coumadin (un anticoagulante)], ipoglicemizzanti orali, insulina, digossina, ormoni e caffeina. E’ controindicato a chi soffre di ipertensione o emorragie.

– Essendo un potente stimolante bisogna evitare di assumere il ginseng se si soffre di ipertensione, se si è in gravidanza o durante la fase di allattamento.

1. Mazzanti, Dell’Agli, Izzo. Farmacognosia e Fitoterapia, 2020.
2. Farmacopea Europea 10 edizione, https://www.edqm.eu/en/european-pharmacopoeia-ph-eur-10th-edition

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