A Napoli è stato sottoscritto il Manifesto di impegno comune “Uniti contro l’Alzheimer” per sancire un patto di legislatura per portare soluzioni concrete
A Napoli è stato sottoscritto il Manifesto di impegno comune “Uniti contro l’Alzheimer” per sancire un patto di legislatura per portare soluzioni concrete nell’arco della legislatura in corso.
Al convegno multidisciplinare, tenutosi presso il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova a Napoli e promosso dall’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer, hanno partecipato le più alte autorità e i più importanti esperti insieme alle associazioni di volontariato, da anni al fianco delle persone che convivono con l’Alzheimer e dei loro caregiver (in allegato programma della due giorni).
Tra gli obiettivi della neonata alleanza: rendere il nostro Servizio Sanitario e Sociale pronto ad accogliere le future innovazioni e garantire equità e tempestività di accesso ai servizi, alle prossime opportunità di trattamento e al sistema delle cure domiciliari per tutti i cittadini italiani.
Le priorità sono chiare: dall’urgenza di un aggiornamento dei percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali in tutte le regioni del Paese, in particolare alla luce della nuova fisionomia del SSN disegnata dal PNRR, alla necessità di potenziare la dotazione diagnostica, le infrastrutture dei centri e l’incremento del personale sul territorio per garantire diagnosi e trattamenti precoci.
I problemi sul tappeto sono molti: il percorso per arrivare alla diagnosi è ancora troppo lungo e frammentato, il piano programmatico di investimento ancora inadeguato. Vanno colmate le disomogeneità regionali, il parco diagnostico-tecnologico nazionale e le dotazioni strumentali sono insufficienti, le infrastrutture oggi dedicate alla gestione dei pazienti Alzheimer sono limitate e spesso non dialogano fra loro, generando confusione e ritardi, e la rete di cura deve essere potenziata.
Il Manifesto individua dieci azioni concrete da implementare entro il termine legislatura e mettere, così, a fuoco gli obiettivi e le iniziative necessarie
Sotto i riflettori anche il rifinanziamento del Fondo Alzheimer, in scadenza quest’anno e l’aggiornamento del Piano Nazionale Demenze e del Piano Nazionale Prevenzione, dando poi piena attuazione del quadro legislativo già esistente in ambito di caregiver familiari, riconoscendo questo ruolo con specifiche tutele e strumenti di welfare.
“Ci siamo assunti l’impegno, e lo abbiamo mantenuto, di rifinanziare il fondo per l’Alzheimer e le demenze. Con la legge di bilancio in discussione al Senato prevediamo un incremento del fondo di 5 milioni per il 2024 e di 15 milioni per ciascuno degli anni 2025-2026. Parliamo in totale di 35 milioni”, ha detto in video collegamento il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Presto saranno disponibili nuove terapie per ottimizzare il processo di cura e di diagnosi precoce, tassello fondamentale, dove anche l’intelligenza artificiale avrà un ruolo determinante, come hanno sottolineato sia Alessandro Padovani, Presidente SIN, sia il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini.
Andranno colmate le disomogeneità regionali, il parco diagnostico-tecnologico nazionale e le dotazioni strumentali sono insufficienti, le infrastrutture oggi dedicate alla gestione dei pazienti Alzheimer sono limitate e spesso non dialogano fra loro, generando confusione e ritardi, e la rete di cura deve essere potenziata.
Tra i firmatari del Manifesto, si segnalano:
On. Annarita Patriarca (Presidente Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer, Camera dei Deputati), Sen. Beatrice Lorenzin (Presidente Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer, Senato della Repubblica), Alessandro Padovani (Presidente SIN), Raffaele Lodi (Presidente della Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione), Maria Luisa De Rimini (Presidente AIMN), Patrizia Spadin (Presidente AIMA), Alessandra Mocali (Presidente Airalzh), Giulio Maria Pasinetti (Professore di Psichiatria, di Neuroscienze e di Geriatria, presso il Dipartimento di Psichiatria al Mount Sinai School of Medicine di New York), Roberto Tobia (Segretario Generale Federfarma), Ketty Vaccaro (Responsabile Area Welfare e Salute del Censis), Caterina Musella (Responsabile UOS Percorsi sociosanitari, fragilità, Alzheimer dell’ASL Napoli I), Gioacchino Tedeschi (Professore e Direttore Clinica Neurologica e Neurofisiopatologia dell’AOU, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), Giovanni Ricevuti (già Professore Ordinario di Medicina Interna, Geriatria e Medicina d’Urgenza presso Università di Pavia), Fabiana Faiella (Dirigente medico di Psichiatrica presso AST di Ascoli Piceno), Nino Apreda (Presidente UCID Campania) e Camillo Marra (Presidente SINdem).