Sarcoma epitelioide: pubblicato uno studio sulle prospettive di cura future a cui hanno collaborato anche le associazioni italiane Orchestra per la vita e MC4 in corsa per la vita!
Sulla prestigiosa rivista scientifica Clinical Cancer Research è appena stato pubblicato un documento che riassume la ricerca che è stata condotta negli ultimi anni sul sarcoma epitelioide e che delinea le prospettive per il prossimo futuro, in particolare nel campo delle terapie avanzate.
La particolarità e l’importanza di questa sorta di ‘libro bianco’ è che vede co-protagoniste le associazioni di pazienti che, con vibrante forza e determinazione, hanno voluto, a vario titolo, mettere insieme un’affiatata squadra di clinici e ricercatori nella consapevolezza che solo l’unione delle esperienze, di chi è a contatto con il paziente da una parte e di chi lavora nei laboratori di ricerca dall’altra, può portare ad un cambio di paradigma nella lotta contro il cancro. Tra queste l’associazione tedesca Smarcb1 e le italiane Orchestra per la vita Aps e MC4 in corsa per la vita! ETS, che fanno parte dell’Alleanza Malattie Rare.
Il principale autore del documento è la Dr.ssa Cristina Antonescu, patologa del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, che ha svolto un lavoro di coordinamento assieme al Prof. Thomas Gruenewald, della Divisione di Ricerca sui Sarcomi Pediatrici di Heidelberg (Germania), e al Dr. Charles Keller, Direttore Scientifico del Children’s Cancer Therapy Development Institute (USA).
È doveroso menzionare anche l’Istituto Nazionale Tumori di Milano che, con il Dr. Sandro Pasquali, la Dott.ssa Annamaria Frezza e la Dott.ssa Annalisa Trama, ha dato un prezioso contributo non solo alla pubblicazione ma anche alla formazione del team messo in campo.
Fra gli italiani possiamo annoverare anche il Prof. Vincenzo Cerullo, che dirige il laboratorio di immuno-viro-terapia dell’Università di Helsinki, protagonista, assieme alla Dott.ssa Sara Feola, di una delle terapie più promettenti che si stanno affacciando nell’arena della lotta al cancro.
Fondamentale anche il contributo del Dr. Paul Huang, del britannico ICR (Institute of Cancer Research), e della Dr.ssa Sophie Postel-Vinay, del francese Département d’Innovation Thérapeutique et d’Essais Précoces Gustave Roussy.
Ma la cosa più importante è che la squadra si sta allargando e vedrà importanti realtà italiane scendere in campo: la Dott.ssa Angela Bachi e la Dott.ssa Vittoria Matafora dell’IFOM di Milano, che si occuperanno di analisi delle proteine; la Prof. Maria Rescigno e il Dott. Luca Tiraboschi, della Humanitas University, che analizzeranno il microambiente tumorale; il Prof. Dario Sangiolo, la Dott.ssa Alessandra Merlini e il Dott. Lorenzo D’Ambrosio, del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, che lavorano alle avanzatissime CAR-CIK; il Prof. Bruno Vincenzi, il Dr. Andrea Pensotti e la Prof.ssa Marta Bertolaso, del Campus Biomedico di Roma, che esploreranno concetti di frontiera come quello della riprogrammazione cellulare; il Prof. Alberto Danielli e il Prof. Matteo Calvaresi, dell’Università di Bologna, che studiano come si possano coniugare fagi (innocui virus che vivono nel nostro corpo) e nanotecnologie per battere le cellule cancerogene. Il futuro della collaborazione tra pazienti, clinici e ricercatori è quindi già tracciato, e la speranza di cambiare qualcosa nel campo dei sarcomi si fa sempre più concreta.